Succede spesso di trascurare le zone che si trovano a ridosso delle città: forse perché sono troppo snaturate dalle attività dell’ uomo, o forse perché si è convinti che per trovare posti belli bisogna per forza andar lontano.
Succede spesso di trascurare le zone che si trovano a ridosso delle città: forse perché sono troppo snaturate dalle attività dell’ uomo, o forse perché si è convinti che per trovare posti belli bisogna per forza andar lontano.
Ma non è detto che sia sempre così, specialmente se un gruppo di appassionati locali si mette in testa di valorizzare quel poco di verde ancora rimasto recuperando sentieri altrimenti destinati all’abbandono. E così anche i biker più esigenti potranno divertirsi scoprendo novità a pochi km da casa. Stiamo parlando dell’inizio della Val Squaranto, un imbuto di fertili colline copiosamente ricoperte di ciliegi, ulivi e viti e bosco a pochi km dalla città scaligera.
Le basse quote e la temperatura mite ne fanno un’ uscita ideale per quasi tutto l’anno. L’itinerario è composto da un trittico di discese che hanno come centro la frazione di Mizzole: la cura dei sentieri è merito del gruppo Fuori Sella che organizza qui anche una gara di enduro. A loro si deve anche il battesimo dei nomi delle discese che ora vediamo in dettaglio seguendo la traccia.
La prima è la “toracica”, si raggiunge dopo una salita irta ed in parte sterrata. E’ la discesa più nervosa con sequenze rapide e brusche su tratti rocciosi. La seconda è la “Alby” che si svolge sul versante opposto salendo per 4 km su strada provinciale: è la più flow delle discese con tornanti da brivido in mezzo agli alberi e suggestivi passaggi tra ulivi secolari. Si termina con “la Piramide”: senza dubbio la più adrenalinica delle tre, unisce tratti scorrevoli a tratti di tecnica d’ alto livello; il tutto all’ interno di una galleria di alberi dove non passa nemmeno il sole.
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