Ritorniamo sul Monte Cengio con delle prove speciali in discesa
Questa volta, oltre al percorso storico, che rimane in comune con l’itinerario precedente Cengio, la montagna dei Granatieri , abbiamo aggiunto le due splendide discese che fanno parte delle prove speciali inaugurate a settembre 2016.
Del particolare fascino storico esercitato dal Monte Cengio abbiamo già raccontato come fosse epicentro la straordinaria postazione di arroccamento. Oggi Ecomuseo della Grande Guerra. Costruita dal genio militare italiano dopo la drammatica offensiva austroungarica del maggio 1916 (Strafexpedition o Spedizione Punitiva).
Questa volta, oltre al percorso storico, che rimane in comune con l’itinerario precedente, abbiamo aggiunto le due splendide discese che fanno parte delle prove speciali inaugurate a settembre 2016.
La suggestione storica unita all’adrenalina di fulminanti discese sono una miscela che sicuramente non deluderà. Oltre a questo non manca una salita piuttosto impegnativa. La salita presenta la classica spirale di tornanti che caratterizza tutte le strade che vorticano dalla pianura all’Altipiano di Asiago.
Il percorso parte dal cimitero di Caltrano
Si parte dall’ampio parcheggio del cimitero di Caltrano raggiungibile in pochi minuti dall’ uscita autostradale di Piovene Rocchetta. Si sale dapprima su asfalto e poi su una mulattiera che conserva il fondo originale dell’epoca bellica.
I panorami spaziano sulle ampie distese della Pianura Padana fino ad intuire le prime sagome degli Appennini nelle giornate limpide. Sulle montagne tra Veneto e Trentino: Monte Cimone riconoscibile per l’architettura acuminata del suo cimitero di guerra monumentale, ed il Toraro su cui svettano i resti del Forte italiano di Campomolon.
Superata quota 1.200 si arriva al piazzale da cui parte l’incontro con la storia. Sin dai primi passi si possono notare sulla destra diversi manufatti come la preziosissima cisterna d’acqua che dissetava i soldati costretti a combattere in questa arida terra.
Con la bici accompagnata si possono attraversare le trincee e diversi tratti in galleria. Superato l’arroccamento si passa ad omaggiare il monumento ai granatieri di Sardegna, fatto con schegge di granata, e si sale fino alla zona sacra soprastante da cui si possono ammirare panorami immensi.
Le prove speciali: le discese
La discesa inizia subito infuocata con un breve tratto in comune con il sentiero CAI 651. Dopo circa un chilometro lo si abbandona seguendo i segnavia color legno, è l’inizio vero e proprio della PS1 (priva speciale 1).
Si tratta di un tracciato veramente impegnativo dove si alternano tratti veloci a passaggi molto tecnici su roccia calcarea. Attenzione al traffico nei passaggi che intersecano la forestale utilizzata in salita.
La PS2 (prova speciale 2) che inizia più sotto, si presenta più scorrevole e meno sassosa ma con passaggi al cardiopalma e tratti di puro Freeride.
Fateci sapere dopo che le avrete provate attendiamo i vostri commenti.
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