Un itinerario concepito per celebrare i 100 anni dall’ entrata del nostro paese nella Grande Guerra. Lo scenario è quello dove un secolo fa venne sparato (dai cannoni situati su Forte Verena) il primo colpo di artiglieria italiano sulla linea fortificata austriaca di Lavarone, aprendo di fatto le ostilità tra i due eserciti.
La traccia tocca 3 dei 7 forti che costituivano il perno della linea difensiva austriaca su questo versante: i percorsi seguono principalmente le strade forestali costruite in epoca bellica e che oggi fanno parte di una imponente rete sentieristica che prende il nome di “Sentiero della Pace” (riconoscibile dal simbolo della colomba).
Il primo di questi è il Forte Cherle: si raggiunge da San Sebastiano seguendo per metà la strada provinciale e per un’altra metà una ombrosa forestale che conduce tra l’altro ai ruderi di un ospedale militare austriaco, e ad un cimitero militare anch’esso austriaco. Poco più avanti si raggiunge Forte Cherle: sebbene in gran parte diroccato, è possibile effettuare una visita all’ interno (purchè si abbia un dispositivo luminoso). Il panorama è spettacolare e permettere di dominare su tutta la val d’Astico.
Si scende per sentiero (attenzione al tratto tecnico) attraversando un villaggio seicentesco abbandonato e si raggiunge Forte Belvedere seguendo la strada principale. L’edificio è stato splendidamente restaurato e convertito a museo: val bene una visita.
Si sale lungo una lussureggiante forestale che riporta su asfalto e da qui fino al passo Vezzena: nei pressi dell’omonimo Hotel inizia la strada che conduce al Forte Verle, il più diroccato dei tre. Un bel sentiero di 10 km immersi nel verde bosco conduce fino ad un altro suggestivo punto di interesse: il Comando Austriaco scavato nelle viscere della roccia, ancora oggi avvolto da una affascinante quanto grottesca atmosfera. Ultimi km su comodo asfalto fino a Carbonare e da qui ritorno su impervio sterrato, con tratti molto panoramici, a San Sebastiano.
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