Fare dell’ ottima Mountain Bike a pochi chilometri da Firenze e cogliere l’occasione per scoprire un angolo di storia lasciato da uno dei popoli precristiani più straordinari e misteriosi, e che hanno gettato le basi della nostra civiltà: gli Etruschi.
Per fare tutto questo è necessario spostarsi sulla dorsale di Monte Albano che volge verso la cupole del Brunelleschi, ovvero nella zona di Lastra a Signa, periferia industriale del capoluogo toscano.
Se l’ambientazione della partenza non è delle più suggestive la visita all’ insediamento etrusco, di recentissimo rinvenimento (parliamo degli anni ’90), è di quelle che non si dimenticano. Ci si arriva dopo una graduale salita su strada asfaltata e poco trafficata che attraversa alcune borgate tipiche della campagna toscana tra cui le Ginestre e Verghereto che presentano edifici religiosi e civili interessanti.
Dopo aver superato la località Pinone e l’omonimo ristorante, si continua a salire addentrandosi nell’ area archeologica fino ad arrivare all’ insediamento etrusco.
La zona è ricoperta da una fittissima ed alta vegetazione, l’area archeologica è delimitata da alcune catene. Ben visibili sono le opere di cinta muraria ed un torrione difensivo situato a breve distanza. Gli studiosi ritengono si tratti di una zona di grande importanza strategica per la sua collocazione geografica nella val d’ Arno e ritengono che questo luogo sia stato presidiato dagli Etruschi per ben sette secoli, fino al sopraggiungere dei romani che li hanno soppiantati nel I sec a.C.
Dopo il momento di contemplazione storica si continua a salire per pochi metri, fino all’ ombra di un vistoso ripetitore: da qui inizia una lunga ed appassionante discesa, chiamata “Le Vedove”.
Il track si sviluppa su passaggi molto stretti e ripidi all’ interno di un fitto bosco: gli appassionati locali lo hanno reso più guidabile apportando modifiche quali paraboliche, rampe e wall ride.
Sulla strada del ritorno merita una visita la Rocca di Carmignano con le sue mura del XII secolo e la torre dell’ orologio: un giro di circonferenza attorno al monumento è vivamente consigliato per godere di una panoramica a 360 gradi sulle colline circostanti.
Ultimi chilometri su strada asfaltata per ritornare nella frazione di Comeana.
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