Un itinerario intrigante come pochi, forse perché permette di scoprire luoghi incredibili a pochi passi dalla caotica vita cittadina.
ma anche per il divertimento che offrono questi sentieri di alto livello che partono da Nave, a due passi da Brescia.
Nave punto di collegamento tra Brescia e Trento
Questo piccolo comune bresciano ha antiche origini romane. Era situato in un punto di collegamento viario strategico tra Brescia e Trento. Il suo nome e la sua storia sono totalmente avulse da qualsiasi contesto navale: il toponimo deriva dal latino ed ha il significato di “conca”.
Si inizia con le dolci pendenze della strada provinciale diretta a Lumezzane, deviando poco prima di Caino. Una volta addentrati nella fascia boscosa inizia la fase più dura che comporta brevi passaggi con bici accompagnata.
Dopo aver superato un duro tratto in gradoni, un bellissimo sentiero che scorre a mezza costa su un falsopiano alleggerisce le fatiche e gratifica la vista. Si sbuca su strada sterrata e si scorre per un breve tragitto lungo il crinale ghiaiato.
All’ altezza di un piccolo nucleo di case inizia il sentiero vero e proprio. Si passa dall’ enduro piuttosto scorbutico ad un favoloso flow che richiede riflessi molto pronti.
Ritornati in pianura si ripercorre la salita precedente ma deviando all’ altezza della graziosa chiesa in pietra dedicata a Sant’Antonio in Serradello e si svolta a sinistra su sentiero in terra battuta. Ci sarà un pezzo non breve dove occorrerà fare appello alle residue energie. Si dovrà risalire verso le ex cave minerarie di ferro a cui è dedicato un percorso didattico.
Il legame di questa terra con il ferro ha origini antiche. Se ne parla sin dall’ XI secolo, ma negli anni 50 un’ impresa privata chiese ed ottenne il permesso di effettuare scavi che però non portarono ai risultati sperati.
Tornando al sentiero: superata la fase acuta della salita si scende lungo un piacevolissimo single track.
Si presenta dai tornanti molto stretti ed abbastanza esigente in fatto di tecnica di guida.
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