Finale Ligure percorsi: Monte Caprazoppa
Nel vastissimo scenario di sentieri che solcano le colline di Finale Ligure a due passi dal mare, un giro sul Monte Caprazoppa è qualcosa di irrinunciabile. Non solo per i divertentissimi trails ma anche per cogliere l’occasione di calarsi nell’atmosfera di uno dei borghi più belli della Liguria: Finalborgo.
Borgo Finalborgo:
Il pittoresco agglomerato urbano si sviluppa in una zona prossima più all’entroterra che al mare. E’ uno dei tre nuclei urbani che compongono il Comune di Finale Ligure.
La sua posizione geografica deriva dalla funzione strategica di arroccamento e difesa in previsioni di possibili attacchi dal mare in un tempo in cui imperversavano i pirati Saraceni. Ancora oggi questa disposizione si evince a primo impatto osservando le possenti mura dei complessi fortificati che dominano la città.
Si possono visitare Castel Gavone con i suoi ruderi del XII secolo e l’ancor più imponente Castel San Giovanni, ultimato durante la dominazione spagnola nel XVII secolo.
L’ingresso avviene da Porta San Biagio, di cui si ammirano gli affreschi.
Il centro storico è decisamente ammirevole con una complessità di stili che vanno dal tardo medioevale allo stile spagnolo fino a quello più moderno delle Repubbliche marinare e tardo ottocentesco.
Un multilingue via vai di biker vivacizza l’atmosfera del borgo in tutte le stagioni dell’anno.
Si parte seguendo il tratto della provinciale che conduce all’ imbocco dell’autostrada. Se devia tenendo la sinistra in direzione di Gorra e poi su asfalto fino alla bella chiesa seicentesca di San Martino.
Da qui inizia il tratto più ripido su fondo in parte cementato ed in parte naturale. Quando l’altimetro segna i 300mt d’altitudine si percorre un tratto in altipiano con saliscendi dai tratti tecnici.
La strada di Napoleone
Un segnavia rosso a forma di rombo ci guida in questo primo segmento che prende il nome di Strada Napoleonica.
Per il probabile passaggio di truppe francesi durante la prima campagna d’ Italia condotta dal futuro Imperatore.
Tornantopoli
La discesa vera e propria inizia intorno al 7 km: si tratta di una serie di passaggi molto divertenti lungo una serie interminabile di tornanti.
Si tratta di un percorso tracciato di recente e che prende, non a caso, il nome di “Tornantopoli”.
Dopo l’ebrezza dei tornanti si sbuca su una mulattiera che in breve riporta in paese. Percorso breve ma decisamente impegnativo.
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