Chi ha fatto almeno una volta il Corno della Paura difficilmente potrà dimenticarlo.
Oltre a regalare quelle grandi emozioni che lo hanno reso uno degli itinerari più noti tra gli amanti dell’ All Mountain in trentino e per i panorami mozzafiato, è anche un percorso che cela tanta storia.
La Grande Guerra
Una storia che riaffiora anche nella origine del suo inquietante nome riconducibile alla Grande Guerra quando la I^ Armata Italiana (che è anche l’artefice delle numerose strade militari che si intersecano lungo la dorsale) installò una batteria di cannoni capace di tenere sotto tiro tutta la valle e le creste circostanti.
La salita qui proposta è quella che meglio di tutte taglia fuori dal traffico e dall’asfalto.
Si sviluppa lungo uno degli impervi fianchi della Val Lagarina dove affiorano qua e là pezzi di storia. In particolare incontreremo un ospedale militare della Grande Guerra, oggi ridotto a cumulo di pietre. Altra cosa meritevole di nota sono le rovine di Castel Saiori. Fu in gran parte distrutto durante la guerra di successione spagnola nel 1703.
Discese impegnative in single track
Le discese sono abbastanza impegnative e saranno sicuramente apprezzate da chi ama sfrecciare in mezzo al bosco su single track. Il primo tratto a zig zag sui “pratoni” fa andare il cuore in gola.
Le mura merlate del Castello di Avio
Dal punto di vista dell’ interesse culturale l’apice si raggiunge a fine giro con un passaggio a fianco delle mura merlate del Castello di Avio.
Una delle strutture meglio conservate del suo genere, le cui origini risalgono all’ XI secolo. Vanta ben 3 cinte murarie perfettamente integre, e cinque torri. Una torre detta la picadora, era riservata alle impiccagioni.
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