Difficile definire questo itinerario: c’è di tutto un po’, e si va dal cicloturistico al Cross Country per terminare con un soprendete finale Gravity da urlo. E’ sicuramente una occasione per scoprire una bellissima località veneta il cui nome è storicamente legato all’epopea della Grande Guerra.
Collocata all’inizio del verde delle prealpi trevigiane, sulla via per Cortina, questa piccola cittadina ha dato il nome alla battaglia che nel novembre ’18 costrinse l’Impero Asburgico a firmare la resa con l’esercito italiano.
Parte occidentale da Ceneda a Serravalle su e giù per le colline
Il percorso inizia dalla pianura e si sviluppa “a otto”. Andremo a ripercorrere un bell’infinito, con epicentro la bellissima frazione di Serravalle. Serravalle merita una visita di piacere per la sua bellezza architettonica.
Il primo tratto percorre l’ altrettanto suggestiva frazione di Ceneda con una bella piazza dalla imponente chiesa monumentale ed un vistoso edificio diocesano posto a lato della piazza. Da notare anche le arcate del palazzo della loggia che ospita le sale del Museo della Guerra. Si sale imboccando una via laterale che diventa presto una piacevole sterrata che scorre in mezzo ad un silenzioso bosco.
Al 4 km inizia una gradevole discesa che comprende passaggi tecnici con tratti esposti non pericolosi e molto panoramici. L’ebbrezza dura una manciata di km e già dal km 6 ricomincia una impegnativa salita su asfalto che cinge le colline orientali di Vittoria Veneto. L’ambientazione è quella tipicamente vitivinicola alternata ad aree di bosco incontaminato. Tra continui saliscendi si arriva a Nogarolo dove inizia la selvaggia discesa che sbuca a Serravalle.
Discesa Gravity con salita altrettanto gravity
Riposarsi e ricaricare le energie è indispensabile. Non fatevi illudere dalla brevità del rimanente tratto perchè la salita sarà durissima e al discesa da brivido.
Dopo quasi 4 km di scalata su asfalto e cemento si percorre un breve tragitto su crinale in piano.
Poi iniziare a scendere su un sottile strato di terra sotto il quale si apre tutta la piana di Vittorio Veneto. La sensazione incredibile di troversi sospesi per aria durerà per diverse centinaia di metri.
Fino quando non ci si addentra nel bosco su un sentiero più tradizionale ma comunque impegnativo.
Astenersi vertiginosi.
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