Chiavari, discesa dell’Anchetta

Inutile dilungarsi in premesse sulla vocazione enduristica della Liguria: una terra dove i trail si contano a decine per kilomtro quadrato.

La bellezza delle città Liguri

Quella che non sarà mai decantata abbastanza è invece la bellezza delle città liguri che ospitano la partenza di questi percorsi. Un aspetto che spesso, purtroppo finisce in secondo piano. Chiavari è infatti una pittoresca realtà fatta di coloratissime facciate e sorprendenti strutture architettoniche.

Le sue vie arcate conducono verso piccole piazze sormontate da edifici ecclesiastici imponenti per dimensioni e linee. A sormontare la brulicante area urbana sono le mura del Castello medioevale, risalente al XII secolo, epoca di lotte con la potentissima famiglia dei Fieschi di Lavagna.

Tra gli edifici più recenti spicca invece l’ex palazzo di giustizia costruite sul finire del XIX sec. in pieno stile risorgimentale.

Salita a Miramare e prima discesa

roadbook

Partendo dalla zona portuale si sale attraversando il centro ed affiancando le mura medioevali collegate al Castello. Si sale ripidamente in direzione Leivi deviando però al Km 6 sulla destra.

L’asfalto che ci ha fin qui accompagnato lascia il posto ad uno stretto sterrato che attraversa un nucleo di case. Subito dopo scende precipitosamente su single track enduristico fino ad uno spiazzio con panchine (km 7,5). L’emozionante discesa di 1,5km non è che un antipasto dell’ Anchetta verso la quale iniziamo a dirigerci.

Passo dell’ Anchetta e discesa diretta su Chiavari

Si riprende l’asfalto e si percorrono 9 km di strade secondarie per aggirare il fianco del Monte Anchetta riconoscibile per le vistose antenne. L’ascesa è abbastanza graduale, solo negli ultimi 1000 metri il pedale affonda con qualche fatica in più.

Al km 16,5 si abbandona il manto bituminoso per imboccare un bel sentiero all’altezza di un tornante. Sin dalle prime battute il trail non lascia spazio agli equivoci: è un  tracciato  per biker tosti, con curve strette e veloci, passaggi su roccia molto impegnativi che non concedono indecisioni.

L’ambientazione è quella, splendida, di un antico castagneto, particolarmente suggestivo per la colorazione nei mesi autunnali.

Una volta sbucati a Maxena (20,5) si deve scendere a malincuore su strada asfaltata per ricongiungersi con il litorale di Chiavari.

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