La disciplina dello Yoga è uno strumento utilissimo per i ciclisti. Innanzitutto consente di migliorare le prestazioni. Perché rafforza i muscoli delle gambe e migliora la respirazione. Inoltre serve a prevenire gli infortuni. Perché corregge soprattutto i problemi della schiena, legati principalmente alla rigidità della postura in sella.
Yoga e ciclismo vanno bene assieme. Aggiungendo semplici asana (posizioni yoga) all’allenamento quotidiano, chi va in bici può aumentare la forza generale del suo apparato muscolare e di quello scheletrico. E incrementare la resistenza allo sforzo.
Scopriamo nel dettaglio quali sono i benefici dello yoga applicato al ciclismo, e le posizioni da eseguire.
Leggi il nostro approfondimento su Yoga: il saluto al sole
Yoga e ciclismo: i vantaggi
Dopo tante ore in sella, con gli asana giusti, eseguiti in maniera corretta, la colonna vertebrale può riacquistare le sue curvature fisiologiche. Torace e spalle vengono aperti dopo essersi limitati all’ampiezza e alla posizione del manubrio. Con lo yoga è possibile allentare la tensione di cosce e bacino, soggette al movimento continuo della pedalata. Sciogliere e riequilibrare i flessori delle anche e dei quadricipiti, bloccati nella posizione tenuta in sella. Lo yoga serve a ripristinare l’equilibrio muscolare tra il quadricipite femorale, sviluppato dalla pedalata, e gli altri muscoli poco usati. Ad alleviare dolori e tensioni a nuca e spalle. Ad assumere una posizione più corretta quando si è in bici. Con lo yoga s’impara a ridurre il ritmo del respiro, passando da quello veloce delle pedalate più dure ad un respiro più lento e naturale.
Yoga e ciclismo: le posizioni
Urdhva Hastasana
Detta anche posizione delle mani sollevate. Serve a riallineare il corpo e ad acquisire la corretta postura in piedi. Aumenta il senso di equilibrio. Riesce ad aprire e sviluppare il torace, che in bici tende a ricurvarsi sul manubrio. Inoltre svolge una funzione di allungamento della colonna vertebrale.
Parsvottanasana
Detta anche allungamento intenso laterale. Riporta ossigeno ai muscoli quadricipiti ed ai bicipiti femorali, che sono i più sollecitati nel ciclismo. Tale posizione allunga i tendini e scioglie le anche.
Inoltre riesce ad aumentare la flessibilità delle spalle, ad aprire il petto e a migliorare il senso di equilibrio.
Supta Padangusthasana
Detta anche posizione coricata con estensione delle gambe. Tale posizione rafforza innanzitutto i muscoli profondi dell’addome. In più allunga muscoli adduttori e muscoli posteriori della coscia. A questi benefici si aggiunge un effetto rilassante sulla mente, con un aumento della forza di volontà.
Bhujangasana
Detta anche posizione del cobra. Serve principalmente ad aumentare la flessibilità della colonna vertebrale e a sviluppare i muscoli della schiena. Inoltre riesce ad alleviare i dolori causati da patologie quali la lombalgia, la sciatalgia e la cervicalgia.
Setu Bandhasana
Detta anche posizione del ponte contratto. Rafforza la schiena per intero, dalle spalle alle natiche. Ridando forza ai muscoli lombari, ed eliminando la tensione accumulata nello stare in sella. In più rinforza l’articolazione dell’anca, aiuta a migliorare il respiro e riallinea la colonna vertebrale.
Ardha Sirsasana
Detta anche posizione del delfino. Tra i suoi effetti benefici c’è il rilassamento dei muscoli dorsali. A cui si aggiunge il riallineamento della colonna vertebrale. Inoltre serve a rinforzare muscoli di nuca e collo, soggetti a forti tensioni quando si va in bici.
Salva