La ricerca di evasione dalla cornice metropolitana e il desiderio di nuovi scenari e nuove sfide hanno caratterizzato negli ultimi anni anche una disciplina come la corsa. Pratica sportiva già di per se utilizzata per rompere la monotonia e la sedentarietà della vita in città. Il Trail running nasce da questa volontà precisa.
Cos’è il Trail running
Si configura come una specialità della corsa che ha come scenario l’ambiente naturale, anche selvaggio e incontaminato. Di solito si svolge su sentieri, non necessariamente di montagna, nei boschi, nei deserti, in pianura o in collina.
Caratteristiche del percorso
Può essere di vario genere: sentieri rocciosi, di bosco, strade sterrate. Posso esserci anche tratti pavimentati o di asfalto, ma non devono superare il 20% della lunghezza totale.
Di solito il percorso viene segnalato da bandierine e segnalazioni colorate. In orari notturni si usano le segnalazioni rifrangenti. Spesso le segnalazioni sul terreno vengono integrate con la tracciabilità in formato elettronico.
La corsa avviene quasi sempre in semi-autosufficienza o autosufficienza idrica e alimentare, con grande attenzione al rispetto dell’ambiente in cui si corre. Altra caratteristica fondamentale del percorso e la sua lunghezza considerevole, a cui si aggiunge la presenza di dislivelli importanti, sia positivi che negativi.
La regolamentazione
Le competizioni di Trail running esistano da parecchio tempo ma la regolamentazione di questa specialità è ancora oggetto di disucssione. La ITRA (International Trail Running Association) è nata nel 2013. La prima conferenza che ha dato vita a questa associazione si è tenuta nel 2012. I partecipanti provenivano da 18 paesi differenti.
L’obiettivo della conferenza era quello di stabilire una definizione internazionale del Trail running. Con carte etica delle competizioni, un sistema di valutazione internazionale delle competizioni e la gestione organizzata dei migliori atleti.
Nel 2015 a Pechino, durante il 50º Congresso della IAAF (International Association of Athletics Federations) con l’introduzione del nuovo articolo n. 252 del Regolamento Tecnico Internazionale, il Trail running è stato riconosciuto come disciplina di atletica leggera.
Trail running: quali specialità comprende
Non esiste visione unitaria sulla suddivisione dei percorsi in base alla distanza e al dislivello. L’incertezza è accresciuta dall’assenza di un autorità chiamata a gestire la disciplina; dall’aumento di praticanti ed eventi dedicati.
Nonostante il riconoscimento ricevuto dalla IAAF, in Italia la Federazione Nazionale di Atletica Leggera (FIDAL) ha ancora un ruolo marginale nel tesseramento degli atleti e nella gestione degli eventi sportivi.
La confusione sui termini e quindi sulla classificazione delle specialità è ancora irrisolta. Ciò nonostante se ne possono identificare tre tipologie con una certa aderenza alla realtà:
- Trail – le gare di Trail running con percorso inferiore ai 42 km e dislivelli che si aggirano attorno i 3 mila metri positivi e negativi.
- Ultra trail – le gare di Trail Running con percorso superiore ai 42 km, dislivelli positivi e negativi superiore ai 4000 metri. A loro volta sono suddivise in Trail ultra medium (M) tra i 42 e i 69 km; Trail ultra long (L) tra i 70 e i 99 km; Trail ultra xlong oltre i 100 km;
- Endurance trail – le gare si Trail running vicine o superiori alle 200 miglia (320 km circa) con dislivelli positivi e negativi superiori ai 10 mila metri.
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