Esistono varie tipologie di scarpe da running. Ognuno vuole consigliare un marchio rispetto ad un altro in base alla sua esperienza personale. Ma non per tutti valgono le stesse regole vi sono vari fattori che determinano la scelta giusta della scarpa da running.
Dettaglio categorie di scarpe da running:
- Scarpe da running A0 = minimaliste
- Scarpe da running A1 = superleggere
- Scarpe da running A2 = intermedie
- Scarpe da running A3 = massimo ammortizzamento
- Scarpe da running A4 = stabili
Scarpe da running A0
Concepita per esercitazioni rapide, leggere e molto veloci. Per questo motivo la A0 deve essere innanzitutto piacere, quindi scelta sulla base delle sensazioni che può conferire al podista.
Adattamento morfologico: L’arma vincente di questa scarpa è l’adattamento morfologico. Punta sul comfort della scarpa dando la sensazione di “camminare a piedi nudi” o con il minimo supporto necessario.
Adeguatezza biomeccanica: si tratta di un parametro molto interessante; ricordiamo che le A0 si basano maggiormente sulla cinetica del piede e non sulla sollecitazione indotta dalla corsa di fondo.
Scarpe da running A1
Per utilizzare queste scarpe ci sono dei vincoli, correre a ritmi veloci e su superfici regolari, non avere problemi osteoarticolari e sicuramente la giovane età aiuta. Purtroppo l’anzianità anagrafica (anche quella di allenamento) non permette di compensare sufficientemente le frequenti anomalie legate alla corsa.
Adattamento morfologico: sono calzature leggere ed essenziali; devono calzare a pennello e soprattutto che non creino alcun disagio.
Adeguatezza biomeccanica: non è consentito commettere errori nella scelta. La A1 è talmente semplice che risulta indispensabile cercarla con le caratteristiche di appoggio specifiche della propria tecnica di corsa. Bisogna valutare l’intero volume del piede.
Scarpe da running A2
Categoria valida a secondo del peso, l’impostazione e la tecnologia di progettazione, potrebbe rappresentare una potenziale scarpa da gara o addirittura, per i più allenati, anche adatta al fondo.
Adattamento morfologico: la varietà di scelta è ampia e le relative proposte uomo/donna consentono a tutti di trovare il modello ideale; anche in questo caso, oltre alla misura, è fondamentale valutare l’intero volume del piede.
Adeguatezza biomeccanica: le tecnologie compensano i grossi difetti di appoggio: di punta o di tallone, e in pronazione o in supinazione.
Scarpe da running A3
I modelli di massimo ammortizzo vanno bene a tutti. Per scegliere correttamente è necessario ragionare con obiettività circa le proprie performance e le proprie caratteristiche, sia di gara che di allenamento.
Adattamento morfologico: l’importante è ricordare di prediligere, in ultima analisi, il comfort del piede: Stringatura, pianta, collo e arco plantare dovrebbero essere valutate con maggior cura rispetto al design ed al colore.
Adeguatezza biomeccanica: le A3 non aiutano nei problemi di appoggio e sono destinate a soggetti che necessitano un grande potere ammortizzante.
Scarpe da running A4
Modelli confortevoli ma da evitare se non per necessità; utilizzare scarpe stabili in assenza di problemi specifici può creare problemi ai soggetti che non ne presentano.
Adattamento morfologico: valgono le stesse considerazioni fatte per la categoria A3 con la quale condividono doti di ammortizzo, comfort e peso complessivo.
Adeguatezza biomeccanica: è la caratteristica che le rende speciali. Vanno scelti sulla base di specifiche necessità e non di “semplici sensazioni”; è il caso di particolari forme di appoggio plantare che nulla hanno a che vedere con la semplice usura del battistrada.