Stefano Michelazzi, Guida Alpina ci racconta come vivere la montagna
La montagna amica affascinante, da esplorare con attenzione, non solo per la bellezza che possiede ma anche per i pericoli che la natura nasconde. Una distrazione può causare gravi incidenti.
Ma come evitare certe situazioni critiche?
Abbiamo interpellato Stefano Michelazzi Guida Alpina, il quale ci consiglia come prima cosa di non avere paura della montagna. Ma non improvvisatevi, affidatevi a mani esperte, le guide studiano si aggiornano e conoscono bene il territorio.
Ciao Stefano, chiacchierando emerge prepotente il tuo amore verso la montagna, tanto da farne diventare una professione, cosa rappresenta nella tua vita?
La montagna rappresenta la mia vita, tutta quanta, dalla passione alla professione. Se diventi Guida Alpina ed eserciti a tempo pieno questa professione non hai tempo per altro, dalle uscite d’allenamento che non si possono interrompere perché si deve sempre essere preparati ed all’altezza delle situazioni che ti si presenteranno davanti, all’esplorazione di nuovi percorsi o anche di quelli classici per studiarli a fondo, siano essi di arrampicata, di escursionismo o magari con gli sci.
La nostra è una professione particolare dove passione e mestiere si fondono assieme ed alla fine diventa totalizzante. Per montagna ovviamente intendo tutto ciò che ne fa parte, senza tralasciare nulla, dalla conoscenza dell’ambiente, la sua tutela, alla conoscenza della storia e delle tradizioni che si differenziano di valle in valle, all’esplorazione delle sue pareti, dei suoi anfratti e dei luoghi meno in vista, dove spesso nessuno ha mia messo piede o magari è da mezzo secolo che nessuno ci capita più.
Dove offri abitualmente il tuoi servizi di Guida Alpina?
L’attività di Guida Alpina come la intendo io non ha limiti e confini. Esercito soprattutto sull’arco alpino, comprendendo in questo anche le aree pedemontane (in questo periodo sto sviluppando un comprensorio sul lago di Garda, ancora sconosciuto in massima parte, attrezzando degli itinerari di arrampicata su pareti inviolate e ricercando nuove escursioni, seguendo antiche tracce ormai dimenticate), ma mi trovi attivo anche sulle pareti e sui percorsi della Sardegna ad esempio e se ci sono richieste in proposito non faccio fatica ad organizzare delle spedizioni in mete extra-alpine. Considerando poi la qualifica di Maestro di alpinismo, la quale rappresenta la parte didattica della nostra professione, puoi trovarmi su qualche falesia a livello spiaggia intento ad insegnare i rudimenti dell’arrampicata a qualche allievo. Organizzare e proporre non è certo un mio limite, sono anche Perito per il Turismo e parlo 4 lingue e la varietà etnica della mia clientela lo dimostra.
Le montagne italiane sono bellissime tutto l’anno offrono a seconda della stagione la possibilità di svolgere diverse attività. Ma quali sono i momenti dell’anno in cui ci sono più incidenti?
Beh… ovviamente nei periodi di maggior afflusso, sia estivi che invernali. E un po’ la legge dei grandi numeri, più gente c’è più aumentano le possibilità di incidente. Ci tengo però a puntualizzare che malgrado faccia rumore l’incidente durante un’attività outdoor e purtroppo certa stampa ci si butti a capofitto per riempire le pagine, la maggiorparte degli incidenti si verifica in attività molto più comuni: a leggere le statistiche i fungaioli, ad esempio, sono quelli più esposti al verificarsi di incidenti e la perdita d’orientamento anche in zone piuttosto segnalate, da parte del turista casuale è un altra attività che seppure venga vista spesso come piuttosto semplice o addirittura banale, riempie le statistiche del soccorso.
Indicaci 5 regole base per una gita/vacanza sicura in montagna.
Il discorso è lungo e complesso e non si può racchiudere in una serie di regole. Sicurezza è sinonimo di esperienza per quanto riguarda l’outdoor e quindi la montagna per eccellenza. Se valutiamo attentamente le nostre capacità acquisite e non crediamo sia tutto alla portata di tutti, il nostro margine di sicurezza sarà indubbiamente elevato.
Purtroppo oggi c’è la tendenza a fidarsi più di una qualsivoglia attrezzatura che di se stessi e delle proprie capacità. La proporzione è presto fatta: senza infissi non sarei in grado ma con gli infissi sì oppure tanto ci sono i segnavia oppure, e questo ben più tragico come ragionamento, tanto c’è il soccorso alpino.
Tutti atteggiamenti potenzialmente mortali, perché non si deve mai dimenticare che l’ambiente non antropizzato presenta sempre dei rischi latenti, che sono incalcolabili a tavolino, perciò spesso l’intuizione dovuta alle esperienze pregresse aiuta a limitare i rischi, a permetterci di godere una giornata di divertimento ed a finire la serata in bellezza di nuovo nelle nostre case! Rischiare fa parte di quell’attività che va sotto il nome di alpinismo e l’escursionismo ne fa parte nei dettagli più soft, ma rischiare si può se si hanno in mano le carte per farlo, altrimenti il banco vince sempre, non dimentichiamolo!
Esaltazione alla “Rambo”, scarsa valutazione delle nostre forze e scarsa valutazione delle difficoltà che potremmo incontrare, fiducia esagerata nei mezzi, sono elementi da evitare, quindi più che dirti quali regole adottare direi che questi sono gli atteggiamenti da scartare a priori.
Ovviamente un consiglio è quello di limitare il livello di difficoltà sia tecnica sia oggettiva delle uscite, se non siamo completamente certi di essere in grado e/o di farsi accompagnare da un professionista che vi saprà indicare quale esperienza vi è più confacente e limiterà già di base un elevato numero di rischi calcolabili.
Attenzione che di falsi professionisti o di sedicenti esperti ne girano a vagonate, purtroppo l’abusivismo è una piaga sociale piuttosto concreta nel nostro Paese e quindi per evitare spiacevoli avventure chiedete sempre il tesserino di Guida Alpina o di altra figura professionale riconosciuta ed accreditata per l’accompagnamento. Il Collegio Nazionale delle Guide Alpine italiane ne rilascia uno per diverse figure e la Guida Alpina ne possiede anche uno per ciò che riguarda l’accreditamento internazionale rilasciato da U.I.A.G.M. .
Andiamo incontro all’estate, quali sono le principali attività/escursioni che proponi?
L’attività estiva spazia dalle salite in alta montagna, ne ho già alcune prenotate tipo la traversata del Cervino, salite su roccia dolomitica o anche sulle Alpi centrali ed occidentali, escursioni di varia tipologia e difficoltà, corsi di alpinismo (il primo parte a giugno), e poi… dipende dalle richieste che mi verranno fatte chissà magari leggendo queste righe qualcuno vorrà cimentarsi in qualche esperienza tra quelle che ho menzionato o su qualcuna di sua proposta… basta chiedere! Il mio sito internet propone alcune attività e poi su Facebook mi potete contattare senza nessun problema!