Conoscere il proprio ritmo di corsa è fondamentale per chi ama correre. Il discorso vale sia per i principianti che per gli appassionati più esperti.
Vediamo assieme perché è importante monitorarlo e come si fa.
Ritmo di corsa: perché importante
Ignorare il proprio ritmo di corsa significa perdere i riferimenti sui tempi e sulle distanze, sbagliando di conseguenza l’allenamento. Ciò può comportare a sua volta la scarsa tenuta nel momento in cui si affrontano delle gare o si vogliono migliorare le prestazioni.
Conoscerlo vuol dire invece correre sapendosi ascoltare e avere un’idea precisa di quello che si sta facendo.
Ritmo di corsa: l’orologio GPS
In soccorso del podista ci sono strumenti tecnologici che rappresentano un aiuto fondamentale per conoscere il ritmo di corsa.
Tra questi c’è senz’altro il cronografo/Gps grazie al quale è possibile leggere istantaneamente il passo, memorizzando i dati per trasferirli sul PC. L’orologio Gps può registrare i ritmi di ogni chilometro in modo da confrontare i vari allenamenti, oltre a valutare altimetria e altre funzioni.
L’orologio è consigliabile per i principianti, a patto di non diventare suoi schiavi, passando più tempo a guardare il suo display che ad ascoltare il ritmo.
Il limite di questo strumento è la mancata registrazione dei dati per assenza di segnale come accade con la vegetazione fitta, i ponti, le gallerie e le aree con copertura scarsa. Il problema riguarda il passo istantaneo. Invece grazie ai sistemi di ricalcolo il ritmo finale è sempre recuperabile.
[amazon_link asins=’B071HHXB2X,B016BD69MM,B01K28RNVS’ template=’ProductGrid’ store=’kodogroup-21′ marketplace=’IT’ link_id=’45a4df7b-f239-11e7-86e9-71b225887c86′]
Ritmo di corsa: i percorsi segnati
Cronometro alla mano, il ritmo di corsa si può calcolare segnando i percorsi. Magari uno ogni 100 metri per almeno 2 Km.
L’unità di misura è il minuto a chilometro. Quindi si ragiona non più in termini di “chilometri all’ora” ma di “minuti al chilometro”. Esempio: un ritmo di 10 km/h equivale a 6’/km.
Per allenarsi su percorsi segnati il corridore ha quindi bisogno di un cronometro con tasto lap per prendere il tempo su ogni “giro”. E con la funzione recall per rivedere i tempi dei singoli giri. In questo modo s’inquadrano correttamente i ritmi e ci si può dedicare agli allenamenti più specifici come ripetute e fartlek.
Ritmo di corsa: pista di atletica luogo ideale
La pista di atletica è il luogo perfetto per calcolare e verificare il proprio ritmo di corsa. Per i neofiti è consigliabile partire con un allenamento finalizzato a prendere confidenza con i segnali al bordo della pista. Tali segnali sono i riferimenti che aiutano il podista a verificare i suoi ritmi.
Naturalmente non è necessario utilizzare le scarpe chiodate. Queste sono indicate per chi è già esperto e si allena sempre su questo genere di superficie.
Una pista di atletica regolamentare misura 400 metri. Le corsie sono scaglionate ed è necessario correre sempre sulla stessa per rispettare la distanza. All’inizio, per calcolare i ritmi di corsa, si può prendere in considerazione il riferimento dei 200 metri. E correrli a ritmi diversi, verificandoli con il cronometro.
Ripetendo questo esercizio il podista riesce a memorizzare i vari ritmi di corsa e riesce a farsi un’idea abbastanza precisa sulle proprie capacità prestazionali relativamente ad ogni tipo di allenamento.
[amazon_link asins=’B016ZWT64M,B01K9W5EJ0,B016ZXB5JA,B01DWEBI7O’ template=’ProductGrid’ store=’kodogroup-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5d29fdbb-f239-11e7-ab02-1d4c6768ed63′]