pegli freeride selvaggio alla periferia di genova

Pegli freeride selvaggio alla periferia di Genova

In una realtà stretta e complessa come quella della costa ligure non è difficile trovare sorprese e contrasti.

Ed è così che dalla zona di Pegli, estrema periferia portuale del litorale genovese.

Soffocata dai condomini ed in un groviglio di strade e vicoli, spunta fuori, come da un evasivo sogno, un single track dal sapore selvaggio ed incontaminato.

porto genova

Curiosità nei dintorni

Oltre alla natura, questo piccolo paese che gravita intorno al capoluogo, offre anche sorprendenti spazi di cultura e curiosità urbane. Come il museo archeologico, ospitato nella sontuosa dimora signorile di villa Durazzo Pallavicini.

Si possono ammirare i resti della storia antica di questo territorio popolato sin dall’epoca preistorica. Non meno bella è la cinquecentesca Villa Doria centurione, vicino alla quale parte il nostro itinerario.

Itinierario

Si parte sfiorando la costa e lambendo la zona dell’immenso porto (il più grande a livello nazionale per estensione e traffico di container), le cui frenetiche attività si potranno ammirare dall’ alto una manciata di chilometri più su.

La vecchia Repubblica Marinara ha ancora oggi nel mare la sua principale risorsa commerciale, e turistica.

Vedi anche l’ itinerario Giro dei Forti di Genova.

Anche la storia recente ha lasciato qualche eredità tangibile che si incontra qua e là lungo l’itinerario: sono i bunker della seconda guerra mondiale che difesero la costa ligure da un importante attacco navale francese avvenuto subito dopo la dichiarazione di guerra annunciata da Mussolini contro la Francia nell’estate del ’40.

Salite e discese

La salita, come da tradizione ligure, è arcigna ed impietosa, con alcuni tratti umanamente non pedalabili. La strada abbandona progressivamente l’asfalto. Superato un cancello automatico si passa subito dopo allo sterrato che porta alla Fossa dei Lupi e al Pian delle Monache dove si gode di una panoramica strabiliante su mare e colline.

discesa pian delle monache

L’ebrezza della discesa inizia subito dopo: occorre trovare da subito l’aggressività giusta per far scorrere le ruote tra stretti passaggi e rock garden. Il tutto contornato da una bella ambientazione nella mediterranea che ci fa mettere alle spalle il grigiore della periferia.

[tripkly id=988]

Salva

Salva

Salva

Salva

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto