In mtb sul tetto dell’ Emilia

Di tutti gli itinerari offerti dall’ Appennino Modenese, questo è sicuramente uno dei più estremi. Riuscire ad andare in mtb sul tetto dell’ Emilia (in realtà di tutto l’Appennino Tosco-Emiliano) non è impresa da tutti: un dazio di 30 minuti di bici a spinta è da mettere in conto.

Oltre a questo si aggiungono discese per polsi buoni, in particolare nel tratto finale con la Scaffa del Gatto che viene affrontata con timore reverenziale anche dai biker più incalliti.

Panorama dalla strada militare

Si parte da Sestola, uno dei capoluoghi dell’ Alto Appennino Modenese, località che abbiamo già conosciuto in itinerari precedenti. La salita si svolge lungo il consueto nastro d’asfalto che conduce al Lago della Ninfa salendo da Pian del Falco e Passo del Lupo. Dopo una breve sosta rifocillante si prosegue sulla strada asfaltata costruita dalla Aeronautica Militare per accedere all’ osservatorio meteorologico. La salita è molto dolce e graduale e si apre splendidamente su tutte le principali valli dell’ Appennino Modenese. L’asfalto termina in prossimità delle prime mura dell’osservatorio. In realtà si tratta dell’ ingresso per l’ascensore che scorrendo in diagonale conduce dritti al centro meteorologico attraversando le viscere della montagna. Per chi non è autorizzato a beneficiare di questo privilegio si continua su un sentiero che serpeggia sulla parete verticale del Cimone, da fare rigorosamente in portage.

Dopo trenta minuti di calvario la cima è conquistata, la sola vista del panorama ripaga con gli interessi le fatiche sin qui sopportate. Si possono ora indossare le protezioni per avviarsi lungo una discesa piuttosto accanita che scorre in modo fantastico lungo il crinale.

Stazione meteo dell' Aeronautica

Per non allungare troppo il percorso si devia su Canevare, attraversando un tratto con scaglie di pietra detto Ruina del Cimone. Si ritorna brevemente su asfalto per percorrere un segmento della rinomata discesa del Berceto che si abbandona poco dopo per risalire nuovamente verso il Lago della Ninfa e da qui lanciarsi tra le inebrianti traiettorie della Scaffa del Gatto che riporta a Sestola.

Percorrendo il crinale

 

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