Monte Zebio, tra memorie di guerra e di Mario Rigoni Stern

Questo itinerario che si svolge sui primi rilievi che circondano Asiago, la più importante città dell’ Altopiano dei 7 Comuni.

E’ un percorso che insegue due delle più importanti “memorie” del luogo: quella del suo illustre cittadino, lo scrittore Mario Rigoni Stern (Asiago 1921 – 2008), autore de “Il Sergente nella neve”, e quella della Grande Guerra con il suo lascito di strade, trincee e fortificazioni.

Partenza dal centro di Asiago dove questi due aspetti in qualche modo si congiungono: la città ed i suoi monumenti devastati dalle bombe e ricostruiti pietra dopo pietra al termine delle ostilità; e la casa dove lo scrittore ha composto le righe del suo racconto più famoso nel centralissimo angolo tra Piazza Risorgimento e Via Dante, all’ombra del maestoso campanile centrale e del bel palazzo municipale finemente decorato.

Casa Rigoni

L’autore del “Sergente nella neve” abbandonò negli ultimi anni della sua vita il centro, per costruire con le proprie mani una casa tra bosco e campagna, in un quartiere che oggi porta il suo nome: ed è proprio davanti a questa casa dalla facciata bianca che passa l’itinerario per salire verso l’ecomuseo di Monte Zebio.

Abbandonato ben presto l’asfalto si sale su strada forestale (ex militare) alla volta di Malga Zebio dove si trova la zona del presidio austriaco. L’ecomuseo è raggiungibile anche in bici e si possono osservare le poderose trincee dentro cui si attestarono gli austroungarici dopo aver conquistato la vetta nel corso della Strafexpedition del ’16. Innumerevoli fanti italiani vennero falciati dalle mitragliatrici austriache nel tentativo di espugnare quella collina che risulterà imprendibile.

presidio austriaco

Si risale ora sul crinale opposto, sempre tra trincee ed appostamenti della grande guerra: a Lunetta un monumento dalla forma affusolata ricorda le vittime causate dall’ esplosione della mina italiana esplosa anzitempo, probabilmente a causa di un fulmine nel giugno del ’17. Scendendo tra monumentali larici ed ampie vallate si arriva nel luogo dove è stato ricostruito il cimitero della Brigata Sassari ed alcune trincee italiane. Più giù, seguendo la strada forestale si arriva al curioso edificio di Forte Interrotto: in realtà si tratta di una caserma costruita prima della Grande Guerra, ed in quanto priva di dispositivi bellici prese questo nome. Si ritorna ad Asiago dove si può terminare la visita salendo a piedi all’ Ossario situato a poche centinaia di metri dal centro.

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