In un paesaggio dove le cime dolomitiche regnano incontrastate,gli spettacoli naturali che ci vengono offerti lasciano sempre a bocca aperta. Ci troviamo tra la Val Gardena e l’Alta Badia (Alto Adige) .
Lech dl Dragon è un lago proglaciale risalante all’ultima glaciazione,circa 10.000 anni fa, con la caratteristica di sparire e ricomparire durante gli anni,scomparso negli anni 70′, infatti, ricomparve poi nel 2000. Questo meraviglioso lago si crea per l’apertura di un ghiacciaio (profondo intorno ai 40 metri) coperto dai detriti che provengono dalle montagne sovrastanti.
Oltre che da un’interessante geologia questo lago è avvolto da una simpatica leggenda Ladina che narra di un maestoso drago che dimorava all’interno di questo lago. Durante le notti di luna piena,il drago usciva dall’acqua e i suoi ruggiti erano così forti da sentirsi fin a passo Gardena ed alle Alpi di Mastlè.
Il sentiero che ci porta a questo luogo leggendario si prende da Passo Gardena ed è il numero 666 che porta all’Utia Pisciadu (di cui ho già parlato in “Ütia Pisciadu via ferrata fino a Piz Boè” e una volta giuntì sulla Val di Setus (alla fine della piccola via ferrata) si segue il sentiero 667 . Questo sentiero si presenta abbastanza ostico ed è consigliabile procedere con cautela. Al ritorno seguire il sentiero dal quale si proviene poichè la continuazione è consigliabile SOLO a rocciatori molto esperti.
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