Lago del Brasimone e il Lago di Suviana

Lago del Brasimone e Lago di Suviana in Mountain Bike

L’Appennino Bolognese con la sua terra brulla e le sue spioventi vallate non è zona da laghi.

Infatti i due bacini acquiferi più importanti hanno origine artificiale: stiamo parlando del Lago del Brasimone e del Lago di Suviana.

Questi due laghi risultano situati al centro di un parco di interesse comunitario per la tutela della biodiversità.

La storia di questi due invasi risale ai primi anni del secolo scorso, quando per alimentare la tratta ferroviaria Bologna Pistoia venne edificata una diga per sfruttare le acque del torrente Brasimone che scende dal crinale Tosco emiliano.

L’opera è tuttora in attività ed è passata ad Enel, ma ospita anche una sede Enea per la ricerca sperimentale del nucleare e delle energie alternative.

Le acque di questi bacini sono molto placide e talvolta maleodoranti per lo scarso ricambio di acqua. La cornice in cui sono incastonati questi specchi d’acqua rende il quadro panoramico insolitamente suggestivo per la zona dell’ appennino felsineo.

Lago di Brasimone

Il percorso parte in salita costeggiando il lago di Brasimone

Si sale circuendo la sponda occidentale del lago fino ad incrociare il punto d’ immissione del  Brasimone e lo si segue per un buon tratto in una salita immersa tra gli altri fusti dei faggi.

Arrivati al Poggio delle Vecchiette si effettua una prima breve discesa con qualche passaggio tecnico poco rilevante.

Qui è però possibili ammirare un bell’edificio rurale diroccato. Dal Passo San Giuseppe si imbocca una bella risalita panoramica. Percorre un tratto molto suggestivo del crinale del Monte della Scoperta.

E’ abbellito dalla presenza di pini trapiantati nel dopoguerra a scopo di rimboschimento; siamo intorno al rilievo che fa da spartiacque tra Reno ed Arno.

caseggiato diroccato

Finalmente la discesa da non perdere

L’ascesa termina in località Succhiata (sic!)  e da qui prende il via la favolosa discesa che è il pezzo clou di questo percorso. E’ necessaria grande fluidità e due buoni reni per sgusciare tra mille tornanti e passaggi acrobatici su roccia estremamente divertenti.

Il godimento termina in corrispondenza del borgo fantasma di Chiapporato da dove inizia una strada sterrata in saliscendi.

Si ritorna su strada asfaltata in località Stagno, dove si può ammirare da balcone l’azzurro catino del lago di Suviana. Inizia qui il tratto finale, da percorrere irrimediabilmente su asfalto.

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