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Iponatriemia da endurance: come affrontarla

Gli sport endurance, sia in allenamento che in gara, hanno grande durata e quindi richiedono tanta resistenza allo sforzo prolungato. Che si tratti di Running, Mountain Bike, Trekking, Canoa o Walking, gli atleti, professionisti o amatori che siano, si sottopongono ad uno sforzo che dura ore, costringendo l’organismo ad una sudorazione massiccia.

La perdita di liquidi è notevole, specie se l’allenamento e le competizioni si svolgono in condizioni estreme, ovvero in ambienti molto caldi e umidi.

Sono queste le condizioni perfette per incorrere nell’insorgenza dell’Iponatriemia, a cui bisogna saper rispondere in maniera tempestiva. In questo articolo ci sono le informazioni fondamentali per imparare a prevenirla e ad arrestarla.

Come difendersi dall'Iponatriemia
Sport Endurance – Impariamo ad evitare l’Iponatriemia

Cosa provoca l’Iponatriemia

Nel corpo umano la quantità adeguata di sodio è fondamentale affinché la trasmissione degli impulsi nervosi e le funzioni muscolari avvengano in maniera adeguata. A causa della massiccia perdita di liquidi, chi pratica sport endurance rischi di avere una bassa concentrazione di sodio nel flusso sanguigno, evento fisiologico chiamato Iponatriemia.

Per questo motivo chi si allena e gareggia ad alta intensità deve assumere un adeguato quantitativo di sodio prima, durante e dopo l’esercizio. L’acqua da sola non basta. Servono gli sport drink addizionati con sodio.

Sintomi di Iponatriemia

Di solito i primi segnali sono impercettibili e somigliano a quelli della disidratazione. Parliamo di crampi muscolari, nausea, crampi da calore, disorientamento, difficoltà di parola, confusione e comportamento inadeguato.

A questo punto, accade che molti atleti cominciano a bere acqua naturale perché convinti di essere disidratati. Ma bere solo acqua aumenta il problema di Iponatriemia. E nei casi più estremi le conseguenze possono essere le convulsioni, il coma o la morte.

Arrestare l’Iponatriemia

L’acqua naturale non contiene la concentrazione giusta di sodio. Pertanto, difronte ai primi segni di nausea, crampi muscolari, disorientamento, l’atleta deve bere uno sport drink contenente sodio o mangiare cibi salati. Se i sintomi persistono o aumentano di intensità bisogna ricorrere necessariamente alle cure del medico.

Come difendersi dall'Iponatriemia
Bere sport drink – Impariamo ad evitare l’Iponatriemia

Prevenire l’Iponatriemia

Per un atleta pianificare in anticipo è il modo migliore per evitare problemi. E ciò significa stimare la perdita di liquidi e il fabbisogno di sodio da integrare durante la gara o l’allenamento, rispettando un programma preciso di idratazione.

Inoltre ogni individuo risponde in maniera differente all’esercizio fisico. Il bisogno di liquidi e sodio varia da persona a persona. Sarebbe quindi fondamentale consultare il proprio medico per considerazioni e valutazioni specifiche, specie se esistono precedenti problemi di salute o è in corso l’assunzione di farmaci.

Consigli e raccomandazioni

  • Bere bevande sportive contenenti sodio durante le gare e gli allenamenti per compensare la perdita di liquidi
  • Se possibile, mangiare cibi salati prima e durante la competizione
  • Individuare le esigenze personali riguardo i liquidi
  • Pesarsi prima e dopo l’allenamento. Incrementare l’apporto di sale nei giorni che precedono la gara. La maggiore concentrazione di sodio consente un’idratazione equilibrata con l’acqua durante l’attività fisica, evitando la riduzione del sodio nel flusso sanguigno
  • Non assumere aspirina e antinfiammatori non steroidei perché possono aumentare il rischio di Iponatriemia. L’uso cronico di questi farmaci maschera i segnali di allerta lanciati dell’organismo come dolori e lesioni.

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