Un’ambientazione montuosa molto particolare sia per le sorprendenti formazioni rocciose che per la particolarità del clima: è la Valpolicella a pochi minuti da Verona, una zona molto apprezzata dai biker durante i periodi invernali. Dai pini agli ulivi, dai ciliegi alla macchia mediterranea, la varietà di specie è davvero sorprendente. Per non parlare delle numerose cavità naturali che hanno ospitato l’uomo fin da epoche remote e proprio una di queste si trova nella zona di Fumane (dove è stato ritrovato un insediamento risalente ad 80.000 anni fa), il paese da cui parte questo itinerario.
Da questo piccolo centro del veronese avvolto a settentrione dalle Prealpi veronesi si inizia con una lunga salita che ha come primo punto di interesse l’appariscente Santuario delle Salette, costruito a metà del XIX secolo per scongiurare un’epidemia che infestava i vigneti. Dopo una serie di vorticosi tornanti che si avviluppano tra i coltivi, la strada si fa più lineare ma con pendenze di tutto rispetto fino a Cavalo. Si prosegue in senso antiorario seguendo per un breve tratto la strada provinciale che lasciamo all’altezza di una forestale (ex militare) immersa nel verde che conduce fino al nucleo di Molane (880 m). Da qui vale la pena fare una piccola deviazione sulla destra per dare un’occhiata al bel Forte Masua (300 m più avanti), costruito dal Regio Esercito Itialiano nel 1884, 18 anni dopo l’annessione del Veneto all’ Italia; si fa molto apprezzare anche come punto panoramico. Si riprende la salita su fondo naturale fino ad arrivare ad una grossa cava ancora attiva (meglio attraversarla nei giorni festivi) che si staglia come una immensa cicatrice sul fianco della cima.
E’ il momento della prima vertiginosa discesa dove il single track scorre aggrappato alle pareti e serpeggia in mezzo ad una lussureggiante vegetazione. Decisamente divertente è l’ ultima parte che scorre lungo una brulla fiancata della montagna. Si riprende fiato e ci si idrata prima riprendere la salita asfaltata che da Molano riconduce a Cavalo con una serie di panoramici tornanti che danno sul Lago di Garda. Vale la pena soffermarsi sulla Chiesa Vecchia di Cavalo, risalente al XIII secolo prima di tornare a Fumane dove inizia l’ ultima folgorante discesa in una ambientazione molto selvaggia ed impervia.
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