Profonde, immense, ombrose d’estate e con esplosioni cromatiche nei mesi dell’autunno.
Le Foreste Pistoiesi sovrastano i loro visitatori con le chiome altissime dei loro alberi. Li fanno sentire piccoli come brulicanti insetti. Guardando in alto ci si accorge di essere sormontati da una interminabile copertura di verde. Queste si estende per 10.000 ettari a ridosso del crinale tosco emiliano.
Da sempre la Comunità Montana Pistoiese convive con questa risorsa che oggi è fonte d’ attrazione per gli escursionisti. La zona si presenta molto impervia ed isolata.
Prima della costruzione della strada Ximenes Giardini avvenuta nel 1781 sotto l’amministrazione lorenese. Pose di fatto il primo collegamento con Modena e la Pianura Padana. L’isolamento era pressoché totale.
Con questo ed altri collegamenti viari la zona cambiò forma e si svilupparono attività artigianali e commerciali. Ancora oggi, percorrendo questo itinerario, si possono vedere i resti di caseggiati usati come mulini ed opifici.
In epoche più recenti la zona è stata attraversata dalle truppe americane che negli ultimi anni della seconda guerra mondiale risalirono questi mulattiere. Il tutto per congiungersi a quel fronte di fuoco dell’ Appennino modenese noto come “Linea Gotica”.
Vedi anche il nostro itinerio dedicato Linea Gotica: Passo Croce Arcana in mtb.
Appennino pistoiese
Si parte da San Marcello Pistoiese, uno dei principali centri della Comunità Montana Pistoiese, caratterizzato da un piccolo borgo storico circondato da palazzi più lineari e moderni. La prima parte della salita si svolge su una asfaltata abbastanza agevole fino al Comune di Spignana. Da qui inizia il Sentiero della Pace su fondo sterrato con panorami ancora brulli e campestri che presto lasceranno posto ad una ambientazione più selvaggia.
Dopo un chilometro piuttosto impervio si inizia a scendere su facile strada sterrata che si apre su panorami molto suggestivi a 360° su tutto l’Appennino Tosco Emiliano, le Alpi Apuane, fino a giungere al turchese orizzonte marino.
Serve affrontare un’altra lunga salita, prima di arrivare al Bivio con il sentiero CAI 00 dove inizia una agguerrita discesa su un fondo ricoperto da aghi di pino. Negli ultimi tratti il sentiero presenta qualche passaggio tecnico su roccia da affrontare con prudenza.
[tripkly id=973]