Per gli amanti del cicloturismo il percorso che corre lungo i sedimi della Ferrovia Spoleto Norcia è davvero imperdibile. Senza dubbio si tratta di uno degli itinerari più belli d’Italia. L’ex tratta ferroviaria era un gioiello d’ingegneria, perfettamente integrata nei meravigliosi paesaggi umbri. Pedalare lungo gli antichi binari significa avventurarsi alla scoperta delle meraviglie paesaggistiche e storiche dell’Umbria.
Scopriamo assieme le caratteristiche del percorso e i luoghi da vedere.
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Ferrovia Spoleto Norcia: la storia
La sua realizzazione fu affidata nel 1912 all’ingegnere svizzero Erwin Thomann, già progettista della celebre ferrovia del Lotscheberg. I lavori ebbero inizio nel 1913. Sospesi a causa della Prima Guerra Mondiale, furono conclusi nel 1926. Il servizio ebbe inizio il 1° Novembre dello stesso anno e si avvalse di cinque motori elettrici.
Con la Seconda Guerra Mondiale la linea fu danneggiata gravemente. Nel 1944 i tedeschi in ritirata distrussero la sottostazione di Piedipaterno. Il servizio riprese nell’ottobre del 1945. Tra il 1955 ed il 1957 la linea venne ammodernata. La sottostazione elettrica di Piedipaterno venne ricostruita. Entrarono in funzione quattro motrici nuove e si provvide alla sostituzione di binari e traversine.
Ma tra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’60 ci fu l’esplosione del trasporto veicolare. Evento che determinò la chiusura della Ferrovia Spoleto Norcia, avvenuta nel 1968.
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Ferrovia Spoleto Norcia: caratteristiche del percorso
La tratta è lunga 51 km. Di questi, 34 sono percorribili in bici. Lungo il percorso sono presenti 19 gallerie, 24 tra ponti e viadotti, 13 caselli e spettacolari tratti elicoidali. L’itinerario ha inizio fuori Spoleto, sulla strada per Forca di Cerro. La prima parte presenta uno sterrato ben battuto, che diventa più irregolare nella seconda. Dal punto di vista atletico non è assai impegnativo, ma richiede comunque l’impiego di una bici robusta.
I 10 Km iniziali presentano una salita costante con pendenza fino al 5%, tra gallerie e viadotti, fino alla vetta rappresentata dalla lunga galleria della Caprareccia. Due chilometri molto suggestivi, che segnano il passaggio nella Valnerina. Da affrontare con luce frontale o torcia non essendoci illuminazione.
Dalla galleria di scende verso Sant’Anatolia di Narco. Il percorso diventa spettacolare perché si immerge nei panorami mozzafiato della Valnerina. Notevoli i passaggi nelle gallerie elicoidali, all’epoca veri capolavori della tecnica.
Da Sant’Anatolia di Narco si deve necessariamente passare per la SS 685 e riprendere quindi la direzione verso Norcia. Il percorso si fa pianeggiante attraversando il fondovalle che costeggia il fiume Nera.
Passato il borgo di Castel San Felice si passa per Piedipaterno, fino a Borgo Cerreto. Da qui l’ex ferrovia offre altri 6 km di grande suggestione. Poi va ripresa la strada provinciale fino a Serravalle. Di qui è possibile riprendere il percorso per gli ultimi 5 km che portano a Norcia.
Ferrovia Spoleto Norcia: cosa vedere
Spoleto e le sue opere ingegneristiche
Spoleto: città ricca d’arte, centro culturale di livello internazionale grazie al Festival dei Due Mondi. Di media grandezza, custodisce monumenti e palazzi storici di grande bellezza e valore. Da non perdere la cattedrale di Santa Maria Assunta, che ospita affreschi del Pinturicchio e di Filippo Lippi. E poi la Rocca Albornoziana, il Ponte delle Torri e il Teatro Romano.
Opere ingegneristiche: al momento della sua realizzazione la Ferrovia Spoleto Norcia era un gioiello tecnologico. Il percorso offre ai cicloturisti la possibilità di ammirare ancora oggi le soluzioni ingegneristiche dell’epoca. Lunghi tratti ferroviari, hanno originalissime forme elicoidali. Con gli antichi caselli ci sono anche viadotti e ponti. Da questi si gode una vista magnifica su borghi antichi e paesini arroccati sulle alture umbre.
Valnerina: prende il nome dal fiume Nera che l’attraversa con le sue acque cristalline. La valle è incastonata tra i Monti Sibillini. Tra le sue principali attrazioni naturalistiche c’è il Parco Fluviale del Nera, area naturale protetta. E poi l’imponente Cascata delle Marmore. Uno spettacolare salto d’acqua di 165 metri.
Valverina i suoi paesini sino al borgo medievale di Vallo Nera
La Valnerina ospita tanti paesini, ciascuno dei quali custodisce un proprio patrimonio storico e artistico. Tra i monumenti da non perdere ci sono senza dubbio l’abbazia di Sant’Eutizio a Preci e il borgo medioevale di Vallo di Nera. La Chiesa dell’Annunziata e il Santuario della Madonna della Stella a Cerreto di Spoleto. E il monastero di S. Rita a Cascia. Senza contare i castelli, sempre medievali, che dominano le valli sottostanti dai colli sui quali sono arroccati da secoli.
Altro luogo da visitare è il borgo di Castelluccio di Norcia, famoso in tutto il mondo per la coltura della lenticchia. L’estate poi riserva uno spettacolo straordinario. Un’esplosione di colori in occasione della fioritura ai piedi del monte Vettore.
Norcia: cittadina posizionata nella parte iniziale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, protetto per la sua biodiversità. A Norcia è imperdibile Piazza San Benedetto, che ospita molti dei monumenti più importanti della città. Come il Palazzo Comunale eretto nel XIII secolo con scalinata, loggia e torre campanaria. La Castellina, residenza fortificata dei governatori apostolici. A questi si aggiungono il Duomo di Santa Maria Argentea e il Complesso Monumentale di San Francesco.
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