Percorso dedicato agli amanti del cicloturismo, inaugurato nel 2003, la Vecchia Ferrovia delle Dolomiti è uno degli itinerari più suggestivi tra le ferrovie ciclabili d’Italia. Segue i binari della Calalzo di Cadore – Dobbiaco, allontanandosi da questi solo un paio di volte, per evitare l’attraversamento della statale.
Leggi il nostro articolo di approfondimento sulle Ferrovie ciclabili: presente e futuro di un turismo alternativo.
Ferrovia delle Dolomiti: la storia
Lunga 65 Km fu inaugurata nel 1921 per collegare Calalzo di Cadore e Cortina d’Ampezzo in Veneto e Dobbiaco in Trentino. Attiva per oltre 40 anni, raggiungeva quota 1230 metri presso la famosa località sciistica, per poi terminare nella Val Pusteria. La stazione di Cimabanche era la più alta con 1.530 metri. Poi, lentamente, fu abbandonata con lo sviluppo della rete stradale e la diffusione dei mezzi a motore. Il treno a vapore fu rimpiazzato dal treno elettrico nel 1929. Nel 1956 visse il suo momento di massimo fulgore con le Olimpiadi di Cortina. Nel 1960 invece fu teatro di un grave incidente che vide la morte di due persone e nel 1964 venne definitivamente dismessa.
Ferrovia delle Dolomiti: caratteristiche del percorso
In salita il dislivello tocca i 300 metri e in discesa gli 850 metri. La pista ciclabile è conosciuta anche come la Lunga Via delle Dolomiti. A Dobbiaco si innesta sulla pista ciclabile della Val Pusteria direzione est e sulla ciclabile Dobbiaco-Lienz in direzione ovest lungo la Drava.
Il tratto più lungo e impegnativo è quello da Dobbiaco a Cortina d’Ampezzo, perché tocca la stazione di Cimabanche a 1530 metri di quota. Dopo c’è Ospitale, ex ricovero per pellegrini; il ponte di ferro di costruzione austriaca; due gallerie prima di Cortina. Partendo da Dobbiaco si costeggiano il Parco Naturale delle Tre Cime di Lavaredo e quello di Fanes, Sennes e Braies, in territorio altoatesino.
Da Cortina d’Ampezzo a Calalzo il percorso è in leggera discesa con fondo quasi sempre asfaltato ed in ottime condizioni. Lungo la val Boite si arriva alla dogana vecchia e a San Vito di Cadore. Da Borca è possibile ammirare due massicci delle Dolomiti bellunesi ovvero l’Antelao ed il Pelmo. Poi si attraversano alcune gallerie dotate di illuminazione fino ad arrivare a destinazione.
Ferrovia delle Dolomoti: i luoghi da visitare
I paesaggi tra Veneto e Alto Adige sono incantevoli. E non solo per le magnifiche Dolomiti. Il percorso offre laghi alpini ed artificiali, paesini caratteristici e località turistiche.
Dobbiaco e dintorni: in mezza giornata si può visitare questo piccolo e caratteristico paesino dell’Alto Adige. E poi il castello di Herbstenburg, ma solo esternamente, trattandosi di proprietà privata. Il Parco naturale di Fanes, Sennes e Braies con il lago di Braies. Con una piccola deviazione si può raggiungere il rifugio Biella. Da non perdere anche il Parco delle Tre Cime di Lavaredo.
Cortina d’Ampezzo: località sciistica tra le più rinomate d’Italia, non ha bisogno di presentazioni. Offre inoltre sentieri per escursioni e trekking non molto trafficati.
Zona del Cadoreo: molto bella per le antiche stazioni, le gallerie, il torrente Boite che confluisce nel lago di Valle di Cadore.
Lagole: frazione di Calalzo di Cadore dove è possibile visitare l’area archeologica termale lungo un percorso segnalato molto bene.
Lago del Centro Cadore: sebbene sia artificiale offre una vista magnifica essendo chiuso fra due creste montuose nella valle del Piave. Da qui, in un’ora, si può arrivare all’Eremo dei Romiti di Monte Froppa.
Ferrovia delle Dolomiti: i periodi migliori per andarci
D’estate è abbastanza frequentata perché chi risiede in zona utilizza il percorso per spostarsi da un paese all’altro. Le temperature sono comunque fresche ma nei giorni più caldi possono mettere a dura prova la pedalata.
Primavera e autunno sono le stagioni migliori. La temperatura si fa mite e il percorso poco affollato. Altro fattore importante è il minor costo degli alloggi bassi, trattandosi di bassa stagione. Naturalmente d’inverno il freddo e le nevicate rendono il percorso in bici difficile se non impraticabile. In molti decidono di affrontarlo con gli sci da fondo.
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