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Fartlek: scopri tutti i segreti dell’allenamento più IN

Anche il mondo dello sport non è esente da mode. Da cambiamenti, rivoluzioni, tendenze…Perché è impossibile pensare ad un sport senza che questi si evolva, maturi, si trasformi. E nella fattispecie il mondo del running, negli ultimi anni, si sta arricchendo di svariate influenze. Se correre in salita o su diversi tipi di asfalto sono sfumature di uno sport amatissimo, oggi scendiamo ancor più nel dettaglio. E vi parliamo del fartlek! No, non è ostrogoto…bensì svedese. Oggi su Tripkly vi sveliamo in esclusiva tutti i segreti dell’allenamento più IN del 2017! Tutti, senza saperlo, lo abbiamo praticato almeno una volta nella nostra piccola-grande carriera, ma forse nessuno sa che…

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Fartlek: cos’è e perché è importante

Quando ci riferiamo al fartlek parliamo di un tipo di allenamento molto molto completo. È composto da repentini cambi di ritmo nella corsa, con diverse intensità e differenti velocità. Questo termine deriva dallo svedese e fu anglicizzato più tardi: letteralmente significa “continuo variabile” e sta ad indicare i dettami che caratterizzano questo tipo di allenamento. Il primissimo percorso di fartlek era abbastanza rustico e “sperimentale”: terreni naturali, con tantissimi ostacoli e dislivelli. Conseguenza di un pavimento di allenamento poco adatto era che gli atleti dovessero improvvisare i cambi di velocità ed intensità con conseguenti problemi a muscoli ed articolazioni. Erano anni molto diversi da quelli di oggi, dove tutto ciò sarebbe impensabile. Nel 2017 i GPS, le app e i siti come il nostro hanno dato un forte impulso all’informazione sensata sulla corsa.

L’evoluzione ed i vari tipi di fartlek

Il fulcro principale di un buon allenamento fartlek è la qualità degli esercizi svolti. Non tutti i runner sono fatti per il fartlek, soprattutto i piu inesperti e quelli che soffrono di fiato corto. Il passaggio da una fase di esercizio anaerobico ad uno aerobico non è affatto semplice. Ecco perché le sessioni di fartlek non dovrebbero mai superare i 40-45 minuti e non dovrebbero mai essere “improvvisate” ma studiate e ristudiate con calma. Esistono 3 tipi di allenamento fartlek che si contraddistinguono in base a 3 elementi essenziali: tempo, distanza e terreno. Vediamoli in dettaglio:

  • Fartlek svedese in base al tempo: è quello più ricorrente che spesso, anche senza accorgercene, svolgiamo. Si tratta di alternare fasi di corsa veloce e fasi lente, quasi in riposo. Un esempio è correre 2 minuti e riposare 1 minuto. Questo tipo di allenamento è ideale per i più enesperti che ancora non hanno la capacità fisica e respiratoria di affrontare una corsa intera, senza fermarsi. E lo scopo del fartkek svedese è proprio questo: migliorare la capacità anaerobica.
  • Fartlek polacco in base alla distanza: questo tipo di allenamento si concentra nella distanza da percorrere con diverse intensità. In una corsa da un 1 Km ad esempio, dovremmo variare così: 400 mt veloci e 100 mt corsa lenta e così via, alternando. Una corsa, quindi, a ritmi diversificati
  • Fartlek in base al terreno di corsa: è forse quello più complesso che prevede una maggior allenamento psico-fisico anteriore. In questo caso oltre a variare la velocità e l’intensità, cambieremo anche il “pavimento” di corsa. Un vero e proprio “spinning” rapidissimo in salita e una discesa più blanda ad esempio. O ancora, cambiando da asfalto a erba e viceversa.
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Che ne pensate di questo tipo di allenamento? Ne avevate sentito parlare? L’avevate mai praticato in precedenza? Noi siamo veri fan del fartlek e speriamo davvero che possa appassionarvi…

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