Più che un percorso è un’impresa attraverso i sentieri della storia. Dal piccolo paese di Arsiero, ultimo lembo della pianura vicentina, inizia a serpeggiare una lunga strada militare che percorre la favolosa gola rocciosa del Rio Freddo con tratti misti di asfalto, sterrato e cemento.
Il contesto panoramico è costituito da un ventaglio di eccezionale bellezza sui principali promontori delle prealpi vicentine: guardando verso Est lo sguardo si perde tra le cime frastagliate dalle Dolomiti, mentre verso Ovest è fermato dalla maggior imponenza delle vette trentine.
Il punto più alto è in prossimità del Rif. Rumor dove si supera quota 1700 e si percorre un brevissimo tratto asfaltato della strada provinciale che porta al Forte italiano di Campomolon, che 100 anni fa ingaggiava “duelli” a cannonate con i forti austriaci della linea Luserna/Lavarone. Molto suggestiva è anche la visione dell’altopiano dei Sette Comuni con la lucentezza marmorea del gigantesco ossario di Asiago, ben visibile ad occhio nudo.
Si scende valicando un muretto a secco che costituiva l’argine italiano contro la possibile avanzata austriaca (che di fatto avvenne nel 1916 con la Spedizione Punitiva) e si scende zigzagando lungo un bellissimo single track che sbuca in prossimità di una malga. Seguono tratti di salita e discesa su comode strade militari fino ad arrivare al Monte Cimone, attraverso il bel Sentiero Excalibur. Questa vetta costituisce uno dei luoghi sacri del conflitto, e per ricordare quei tragici eventi una visita all’adiacente Ossario è d’obbligo.
La parte finale è abbastanza scorbutica, con una serie di primi passaggi da fare con bici in spalla: d’altra parte si tratta di una zona adibita ad osservatorio militare con fossati, scalette e gallerie non comode per il nostro mezzo a due ruote. La parte finale del sentiero diventa più guidabile e sbuca alla periferia del paese.
abitando in queste zone delle prealpi vicentine appassionato di mtb questi sentieri,mulattiere della grande guerra gli percorro abitualmente posti stupendi in mezzo alla natura