Cortina: le 5 Torri in MTB

Se è vero che viene spontaneo associare Cortina al mondo dei VIP, è altrettanto vero che questo itinerario porta in una dimensione diametralmente opposta a quella delle atmosfere glam: sudore, fango, salite impervie e ostiche discese su sassi sono il biglietto d’entrata per andare alla scoperta di uno tra i più rinomati angoli delle Dolomiti.

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Lasciandosi alle spalle il capoluogo ampezzano si sale verso Pocol dove si può visitare un sacrario militare dedicato ai fanti della Grande Guerra: eh sì, perché per quanto possa sembrare impossibile questo Paradiso in terra ha visto divampare, circa un secolo fa, le fiamme del primo conflitto mondiale, e per i soldati italiani ed austriaci queste montagne si sono trasformate in un calvario dove a mietere più vittime non era tanto il nemico ma le condizioni ambientali.

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La strada che porta alle 5 Torri è una lunga e larga forestale costellata di rifugi sempre aperti ed affollati durante l’alta stagione. Se desiderate luoghi silenziosi e poco frequentati dovete aspettare di superare l’ ultimo rifugio, l’Averau, da cui inizia una splendida discesa (CAI452) che solca verdi prati alpini.

Si ritorna su asfalto risalendo verso Falzarego, importante area di interesse storico (visitabile solo a piedi nella zona delle trincee), per poi scendere tra valli e boschi di nuovo verso Cortina.

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