Capita spesso di incontrare sulla nostra strada persone la cui età apparente ci risulta di molto inferiore a quella anagrafica. Il bagaglio genetico ereditato alla nascita gioca un ruolo fondamentale sui cui non possiamo intervenire.
Ma molto spesso gli individui che dimostrano meno anni di quelli reali sono sportivi, o comunque hanno praticato sport in modo regolare in diversi momenti della loro vita. Svolgere un’attività fisica, allenarsi con costanza, procura all’organismo una serie innumerevole di vantaggi. Tra questi ce n’è uno molto importante, ovvero il rallentamento dell’invecchiamento.
Questo discorso vale per tutte le attività fisiche e in particolare per la corsa. Il tempo non si può di certo fermare, eppure correre ci va molto vicino. La scienza ha cercato di dare una spiegazione a questo fenomeno.
Gli studi sulla questione sono tanti e i fattori coinvolti sono più di uno. Ma i risultati delle ricerche hanno confermato che tra corsa e invecchiamento c’è una correlazione inversamente proporzionale a favore del nostro organismo.
Vediamo assieme perché secondo la scienza correre rallenta l’invecchiamento.
Corsa e invecchiamento: salvaguardia dei telomeri
I risultati di molti lavori scientifici hanno evidenziato come un’attività fisica regolare possa rallentare il cosiddetto accorciamento dei telomeri. Ma cosa sono? I telomeri sono la parte terminale del DNA di una cellula, ovvero del suo codice genetico. Ogni volta che si replicano subiscono una lieve riduzione e dopo un certo numero di replicazioni, subiscono un accorciamento. La scienza lega il loro accorciamento all’invecchiamento biologico, ovvero all’invecchiamento dei tessuti presenti nel nostro organismo.
Tale processo viene rallentato dall’esercizio fisico. Secondo una delle ipotesi più accreditate, l’attività fisica contribuisce ad abbattere i livelli di infiammazione e di stress ossidativo.
Fattori capaci di intaccare la lunghezza di queste strutture cromosomiche. Sempre secondo le ricerche scientifiche, affinché l’effetto benefico sui telomeri sia evidente, è necessario correre 30 minuti al giorno per le donne e 40 minuti per gli uomini, per cinque volte alla settimana.
Corsa e invecchiamento: elasticità delle arterie
La capacità delle arterie di dilatarsi e contrarsi è fondamentale per il buon funzionamento dell’organismo umano. La scienza ha dimostrato che correndo si ammorbidisce il passaggio tra vasocostrizione e vasodilatazione. In questo modo le pareti arteriose restano elastiche e svolgono al meglio la loro funzione. Inoltre, la sudorazione dovuta alla corsa consente di eliminare sali e tossine, riducendo così la pressione arteriosa. La salute delle arterie ne trova giovamento perché risultano meno soggette ai potenziali danni cardiovascolari dovuti alla placca. Ovvero i depositi di grassi sulle pareti arteriose, che a lungo andare tendono a crescere di volume, riducendo l’elasticità delle arterie e ostacolando il flusso sanguigno.
Corsa e invecchiamento: controllo della glicemia
Tra gli effetti maggiormente protettivi della corsa c’è senza dubbio il controllo del tasso di glicemia, ovvero la concentrazione di glucosio presente nel sangue.
Dell’organismo, i muscoli sono il maggior contenitore di glucosio. Grazie allo sport si svuotano periodicamente con la conseguente riduzione degli zuccheri a livelli ottimali. Ciò determina un uso più moderato dell’insulina pancreatica e il minor sviluppo della resistenza insulinica a livello periferico.
Un processo vantaggioso per il nostro corpo perché riduce sensibilmente gli sbalzi d’umore e protegge il fegato da steatosi. Inoltre impedisce l’accumulazione di grasso, il quale si deposita proprio a causa degli sbalzi glicemici e non per la quantità di calorie ingerite.
Corsa e invecchiamento: riduzione del sovrappeso
Iperglicemia e conseguente sovrappeso sono le cause scatenanti di decine di patologie infiammatorie, di diverse tipologie di cancro, di alcuni disturbi dell’umore e di alcuni disturbi di carattere psichiatrico, tra cui la demenza senile.
Correre con regolarità consente all’organismo di ridurre ed eliminare i chili in più, riportando il livello del grasso corporeo e della glicemia ai valori ottimali necessari per godere di ottima salute.