Stai correndo perso nei tuo pensieri, quando a un certo punto davanti a te, un ripido pendio si presenta alla tua vista.
A quanti è capitato di trovarsi a metà di questa se pur breve ma impegnativa sfida, già i pensieri si rifanno ai battiti impazziti del cuore e alla sensazione di estrema fatica.
Ma tranquilli, ne analizzeremo insieme le caratteristiche e scoprirete che soprattutto per il podista esse si riveleranno una parte fondamentale della sua preparazione.
Per quale ragione una salita sembra non finire mai e i nostri muscoli ci appaiono sempre più spossati via via che saliamo verso la cima?
La risposta a questa domanda sta nel fatto che l’inclinazione del fondo, unita alla forza di gravità ci costringe in misura molto maggiore, anziché su una superficie piana a forzare il nostro apparato locomotore.
Il runner utilizza la salita sia essa eseguita in forma di prova ripetuta, sia come una variante nelle corse medio/lunghe comunemente “collinari”, dove l’ alternanza di situazioni altimetriche varie (salita/discesa) va a stimolare efficacemente il nostro sistema cardiocircolatorio migliorandone le capacità prestazionali.
Questo genere di allenamenti è inserito dai coach all’interno della programmazione dell’atleta, sia esso un velocista per esempio trasformare una seduta di pesi in palestra, piuttosto che nel mezzofondista che intenda lavorare sulla forza con un approccio più vicino al gesto della corsa, poiché mette in funzione quei distretti muscolari specifici utilizzati proprio nel gesto della corsa.
Da non trascurare l’aspetto mentale del runner che si appresti a eseguire questo genere di allenamento, che deve necessariamente avere un atteggiamento positivo e determinato, giacché la salita richiede un’ elevata concentrazione e determinazione.
Ripetute in salita corte
Torniamo ad analizzare nel dettaglio come la salita e come possiamo utilizzarla nei nostri allenamenti; le prove ripetute corte come per esempio gli 80/150 m, eseguite su un piano sufficientemente ripido, hanno come funzione principale quella di migliorare la forza e potenza, oltre che la velocità, poiché in questa variante sono utilizzate soprattutto fibre veloci o “bianche” le quali hanno un’ elevata capacità di contrarsi molto più rapidamente di quelle “rosse”, presenti in gran percentuale nei corridori di fondo.
Ripetute in salite medio-lunghe
Ben diverso il caso delle prove ripetute su salite medio/lunghe o dei collinari, dove il tecnico modificando pendenza/recupero/qualità delle singole prove, innesca meccanismi aerobico/lattacidi a suo piacimento.
Consiglio sempre di eseguire una corretta fase di riscaldamento prima di ogni allenamento, costituito da circa 15’/20’ di corsa lenta e dello stretching, e della leggera attivazione neuromuscolare es: skip,calciata, seguito da qualche allungo a velocità progressiva.
Con i prossimi articoli vedremo nel dettaglio anche tutti gli aspetti complementari sopra citati, spero di aver chiarito ogni vostro dubbio e buon allenamento a tutti.
foto fonti: Runlikeneverbefore e www.taringa.net