Situata nel cuore del Parco delle Foreste Casentinesi, la cascate del Lavane emana un grande fascino. Caratterizzata da il sensibile balzo fragoroso dell’ acqua che fluisce spumoso in una incantevole laguna verdognola, e quello più arcano di un segreto legato al suo anomalo corso.
E’ la sorella minori della più celebri cascata dell’ Acquacheta.
Nominata anche da Dante nella Divina Commedia. Alle quali abbiamo dedicato un precedente itinerario.
Vedi cascata dell’ Acquacheta.
Anche se la Lavane non ha beneficiato della citazione del Sommo Poeta, è comunque una cascata che emana un grande fascino dalla doppia declinazione.
La prima quello sensibile del fragoroso balzo d’acqua che fluisce spumoso in una incantevole laguna verdognola. Il secondo è quello più arcano di un segreto legato al suo anomalo corso.
A dare vita al mistero sono stati i geologi. Hanno ipotizzato su una possibile origine artificiale di questa che sembra essere una cascata fuoriuscita dal ventre della montagna. Infatti analizzando dalla cartina l’andamento del torrente Lavane si nota un innaturale andamento.
Questo andamento fa pensare ad una diga creata probabilmente per mano dei monaci benedettini a cui era affidata la gestione del territorio.
Il percorso parte da San Benedetto in Alpe nella valle del Lamone
Si parte da San Benedetto in Alpe nella valle del Lamone: un antico luogo di pace e meditazione.
Ancora oggi non si respira una grande frenesia. Il complesso dell’ Abbazia medioevale ed il suo complesso con cripta contenente le ceneri dei Santi è il momento culturale più alto di questo percorso.
Si segue la strada provinciale in direzione Marradi fino ad arrivare al confine con la Toscana in località Passo della Peschiera.
Da qui si abbandona il bitume per imboccare una strada ghiaiata: è il CAI 555 che lascia il posto al CAI 501.
Tramite quest’ultimo si conquista la cima del Monte Lavane ed i suoi 1.204 mt. Da qui parte un single track con tratti tecnici che scorre parallelamente alle acque del torrente che sfoceranno nella omonima cascata.
Con una brevissima deviazione si possono osservare anche le Cascate dell’ Acquacheta.
Vi consigliamo come periodo d’escursione primavera o dopo le piogge con i loro 90 metri di balzo saranno bellissime.
Si prosegue in ripida salita sterrata verso Borghetto da cui si prende il bel single track.
Il single track percorre il crinale e poi scende ripidamente riportando a San Benedetto.
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