Servivano ai pastori per raggiungere i pascoli più rigogliosi, spostandosi da nord a sud e viceversa a seconda della stagione. Sono le vie armentizie, meglio conosciute come “tratturi“, che i pastori usavano per la Transumanza. Una rete di circa 3.100 Km che si estende principalmente tra Abruzzo, Molise, Umbria, Basilicata, Campania e Puglia. Il Cammino della Transumanza o Via dei Tratturi è costituito dal reticolo di questi sentieri erbosi, larghi originariamente circa 111 metri, nati grazie al passaggio secolare degli armenti.
In inverno i sentieri erano percorsi verso sud, fino in Puglia, presso Foggia, dov’era la Dogana delle Pecore. Nei mesi caldi le greggi tornavano ai pascoli montani dell’Appennino centrale, dov’era la Doganella d’Abruzzo. Tutti i tratturi nascono nelle zone interne dell’area abruzzese e si concludono nel Tavoliere delle Puglie. Oggi quegli antichi percorsi sono cammini in grado di offrire ai turisti la possibilità di attraversare paesaggi ricchi di storia, alla scoperta di un’affascinante biodiversità. Soprattutto i cinque Regi Tratturi. I sentieri più importanti della Transumanza.
Dall’epoca normanno-sveva a quella angioina e aragonese, per arrivare fino ai giorni nostri, essi rappresentano un monumento della storia economica e sociale dei territori che vanno dall’Appennino Abruzzese-Molisano al Tavoliere delle Puglie.
Scopriamo assieme le caratteristiche dei cinque Regi Tratturi
Leggi i nostri articoli di approfondimento sui Cammini più belli d’Italia: itinerari per un turismo sostenibile. E sui Cammini d’Italia: 10 itinerari da non perdere
Il Regio Tratturo L’Aquila-Foggia – Tratturo Magno
Con i suoi 244 km è il più lungo e il più importante dei Regi Tratturi. Da qui il nome di “Tratturo Magno”. Il percorso è il più “adriatico”. Serviva infatti a portare le greggi dai massicci del Gran Sasso agli enormi pascoli del Tavoliere delle Puglie, toccando più volte le coste del Mar Adriatico. Da esso parte, per poi ricongiungersi, il Regio Tratturo Centurelle-Montesecco.
Ed entrambi sono collegati a metà strada con il Tratturo Lanciano-Cupello. Il tracciato è un percorso storico dall’Abruzzo alla Puglia, passando dal Molise. E parte nel Parco della Transumanza, adiacente alla Basilica di Collemaggio. La chiesa fu costruita nel XIII secolo grazie al contributo della corporazione dei Lanaioli.
Il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela
E’ lungo 221 km ed è il secondo per lunghezza tra i cinque Regi Tratturi. Il tracciato parte da Pescasseroli, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, e raggiunge il Tavoliere delle Puglie terminando a Candela. In mezzo, vallate e altipiani in direzione sud-est, seguendo lo spartiacque appenninico.
Il percorso attraversa regioni molto differenti per clima, vegetazione, fauna, morfologia del terreno e geologia. Si parte dalle montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo e si scende gradualmente verso la Valle del Sangro, in pieno versante adriatico.
Nel Parco Nazionale d’Abruzzo e nei boschi confinanti si possono ammirare i grandi mammiferi dell’Appennino: lupi, cervi e orsi bruni marsicani e camosci. Inoltre il tratturo attraversa alcuni Siti di Importanza Comunitaria (SIC) della Rete Natura 2000. Siti scelti in sede europeo per il loro grande contributo alla conservazione della biodiversità delle loro regioni.
Il Regio Tratturo Celano-Foggia
Con i suoi 208 km è terzo in ordine di lunghezza tra i cinque Regi Tratturi. E’ il più interno e meglio inserito nell’enorme reticolo di vie armentizie dell’Italia Centro-Meridionale. Da esso dipartono altri sei tratturi minori, tratturelli e bracci. Il suo tracciato parte da Celano, nella Marsica, e raggiunge il Tavoliere delle Puglie fino a Foggia. Sulla strada è un susseguirsi di vallate ed altipiani in direzione sud-est, quasi sempre sul versante adriatico dell’Appennino.
Il Regio Tratturo Centurelle-Montesecco
E’ lungo 155 km ed è il quarto per estensione tra i cinque Regi Tratturi. Inoltre è l’unico che diparte e si ricongiunge su un altro tratturo. Parte dal tratturo L’Aquila-Foggia, presso la Chiesa tratturale di S. Maria di Centurelli, a Civitaretenga nell’Aquilano.
E finisce sullo stesso tratturo, presso l’altura di Montesecco, in Molise. Si tratta di un percorso più interno e montano rispetto al Tratturo Magno. Sempre nel tratto iniziale c’è l’area di produzione dello zafferano DOP di Navelli. Inoltre il percorso è ricco di chiese tratturali di grande rilevanza storica.
Il Regio Tratturo Castel di Sangro-Lucera
Con i suoi 127 km è il più breve dei cinque Regi Tratturi, ma anche uno dei meglio conservati. Infatti 28 km sono in buone condizioni e 53 km sono stati sistemati, confini inclusi. La larghezza è stata mantenuta sugli originari 111 metri, con interventi di recupero recenti.
Si parte dalla Taverna della Zittola, al confine tra Abruzzo e Molise, per arrivare al Tavoliere delle Puglie, lungo un percorso nell’area appenninica più interna. Nel 2012, grazie all’associazione “AttraversoilMolise”, è nato il primo Cammino organizzato lungo un Regio Tratturo, chiamato “Il Cammino Sulle Orme dei Sanniti” e distribuito su otto tappe.