Il titolo trae solo parzialmente in inganno: alle Bandite di Scarlino si può essere rapiti, ma non da donne incappucciate, bensì dall’ incantevole bellezza di uno scenario costiero considerato tra i più belli della penisola.
Cala violina è un angolo della Maremma grossetana (nella zona di Punta Ala) ricoperta da una sabbia biancastra finissima che emette un suono simile a quello prodotto dalle corde di violino, o almeno così vuole la tradizione.
Questo itinerario si svolge nel cuore della Riserva Naturale delle Bandite, un luogo ideato per preservare la biodiversità della macchia mediterranea da una frenetica cementificazione che, si noterà, ha già fatto abbastanza danni in passato.
Ad ulteriore rassicurazione dell’escursionista ribadiamo che il termine “Bandite di Scarlino” non ha nulla a che fare con il mondo criminale, si trattava di “bandi” per l’assegnazione delle terre nell’epoca, ormai lontana, della comunità contadina.
Oggi Cala Violina è un paradiso per escursionisti lenti e veloci ma rigorosamente senza motore. Qui non ci sono conflitti tra enduristi e trekkers ed ognuno può godersi l’ombrosa quiete del bosco, contemplare le isole dell’ arcipelago toscano con splendida vista sull’ isola d’Elba ed il promontorio di Piombino.
In questo itinerario che si affaccia sul litorale, si affrontano due delle più avvincenti, ed anche più panoramiche discese targate Scarlino. Si parte da Puntone seguendo il breve tratto di raccordo asfaltato che conduce nel comprensorio verde. Si costeggia in leggera salita la strada ghiaiata che dopo 5 km di ciclabile si trasforma in un salita via via sempre più ripida costringendo anche a spingere la bici per raggiungere i 200mt scarsi raggiunti da Poggio la Guardia (da cui partono entrambi i trail). Il livello tecnico delle due discese è molto elevato ed affrontabile solo da biker esperti. L’erosione dell’acqua può creare qualche difficoltà in più con canaloni e contropendenze indesiderate soprattutto nella prima discesa. Diversa è invece l’ambientazione: dominata dagli sfondi turchesi del Tirreno la prima, intrisa di ombre ed odori di bosco la seconda.
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