C’è chi dice che i viaggi servano ad abbattere le frontiere, siano esse quelle dell’ anima o delle carte geografiche. Perché non applicare questo concetto anche alla storia, utilizzando vecchie strade e sentieri per viaggiare a ritroso nel tempo e scoprire confini che appartengo ai secoli passati? E’ quello che si può fare partendo da Temù, piccolo paese poco sotto il Passo del Tonale, e che ospita un interessante Museo della Guerra Bianca. Si tratta di uno dei giri più affascinanti della zona, sia per la suggestiva offerta panoramica che spazia dalla Val Camonica alla Val Apollonia, sia per le salite immerse nel bosco su fondo naturale e senza troppi strappi. Anche gli amanti della discesa possono stare tranquilli: i loro famelici appetiti di single track non resteranno insoddisfatti!
Si parte dal piccolo centro del paese su una ripida asfaltata che lascia presto il posto ad un favoloso sentiero a mezza costa che serpeggia per quasi 10 km all’ ombra della fitta vegetazione. Raggiunta quota 2.000 il paesaggio si fa lunare ed anche più impervio, ma con strepitosi scorci sulle antistanti cime dell’ Adamello.
In prossimità della cima appare, come fosse un muro di cinta di un piccolo castello, la linea fortificata. Impressiona il metodo di costruzione a secco con pietra scolpita sul posto ed impressiona anche l’estensione a perdita d’occhio lungo la linea che separava i due Stati in conflitto. Un numero incalcolabile di bocche si staglia in mezzo a questa colossale intersezione di pietre: sono le feritoie da cui i soldati italiani controllavano le mosse del nemico. Pochi metri più avanti un terrazzo naturale si apre sulla Val Apollonia lasciando all’osservatore un ricordo indelebile di queste montagne.
Non resta che iniziare la bellissima discesa, dapprima su fondo sassoso e poi su un fondo naturale che si snoda in una serie ubriacante di tornanti su fondo pratoso.
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