L'asino che vola tra le discese invernali del Monte Morello

L’asino che vola tra le discese invernali del Monte Morello

Il Monte Morello è,  il regno fiorentino della mountain bike utilizzabile 365 giorni l’anno (in particolare d’inverno).

Vedi anche il nostro itinerario Monte Morello, in MTB sulla terrazza di Firenze.

Tutto questo è possibile grazie alla immensa rete sentieristica, nonchè per le caratteristiche del fondo particolarmente drenante ed anche per le altitudini non eccessive ma nemmeno modeste.

Monte Morello sentieri:

Si tratta dell’unico vero rilievo montuoso che sormonta il capoluogo fiorentino.

E’ anche l’osservatorio privilegiato: nelle giornate limpide non è difficile distinguere i particolari della cupola del Brunelleschi.  Questo itinerario raccoglie un mix di discese che si svolgono alle basse quote, rendendolo particolarmente appetibile nella stagione fredda.

Si parte da Settimello, periferia industriale piuttosto degradata che lasciamo presto e volentieri alle spalle.

Ci inoltriamo nei ben più affascinanti spazi verdi delle colline. Si sale su asfalto con pendenze piuttosto inclementi  fino a Collina ed al rifugio/chiesa di Gualdo San Giusto.

L’ascesa continua ma con pendenze più accomodanti, l’asfalto lascia il posto allo sterrato in località Settefonti. Qui si trova una fontana ed una croce di legno che ricorda le vittime di uno scontro tra partigiani e soldati tedeschi negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale.

Le pendenze tornano ad essere crude nell’ ultimo tratto di salita quando ormai le antenne del ripetitore sono in vista.

La discesa “asino che vola”

Da qui parte la discesa “asino che vola”: breve ma intensa con qualche passaggio su denti di roccia.

Si risale su comoda forestale per tornare con un giro a 8 nel piccolo piazzale attraversato all’andata. Da qui si sale per un breve segmento ricoperto da larici, per poi scendere su un sentiero molto divertente con passaggi su placche rocciose che richiedono buona maneggevolezza.

Si ritorna sulla provinciale asfaltata e se ne ripercorre un tratto fino dove inizia il guard rail (che dà nome alla discesa stessa).

Da qui inizia una successione di discese che sbucano in una cava.

Si tratta di trail non molto tecnici ma dotati di rampe per i più scatenati. Finale incandescente con la discesa Rock Canyon che si imbocca risalendo dalla pianura fino a Collina ed attraversando un dosso ricoperto di splendidi lecci.

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