Sentiamo tutti, ogni tanto, il bisogno di una immersione nei luoghi dell’anima. Non importa essere credenti o meno, il fascino contemplativo per i luoghi sacri coinvolge chiunque. Il Convento di Monte Senario, sui primi ridossi fiorentini è da diversi secoli una meta dell’ anima: la sua origine risalire al 1234 quando sette nobili fiorentini decisero di ritirarsi dalla città per una vita all’insegna della spiritualità. Utilizzando materiali trovati sul posto costruirono un oratorio ed una piccola abitazione: da questo primo nucleo è continuata nei secoli un’opera di ampliamento che ha portato ad un complesso architettonico davvero ammirevole.
L’itinerario parte non lontano da Fiesole (ma per chi viene da Bologna l’inizio può essere posto a San Pietro a Sieve), si risale un tratto della Via degli Dei che ripercorre la strada Flaminia costruita dai romani nel 222 aC, percorrendo un crinale molto panoramico. Al santuario si arriva su strada asfaltata, tranne nell’ ultimo pezzo dove si può transitare lungo il magnifico sentiero di cipressi. L’edificio è in parte visitabile all’interno (tranne il venerdì), e nel punto ristoro si può gustare la goccia dell’abete, un distillato prodotto dalla rinomata distilleria interna al convento.
L’itinerario prosegue prevalentemente in discesa fino a San Piero su sentieri non particolarmente difficili ma con qualche punto da affrontare con un certo piglio. Molto suggestiva a livello naturalistico è la parte che si trova a metà circa della discesa: una zona di calanchi ed arenarie con passaggi molto divertenti. Lungo il percorso, in uno dei brevi tratti di collegamento asfaltati, si incontra (in stato di pietoso abbandono) la Badia Buonsolazzo (altrimenti nota come monastero di San Bartolomeo).
Sempre seguendo la via degli dei si arriva a San Piero a Sieve e da qui si risale su strada asfaltata verso il punto di partenza.
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