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Aminoacidi bcaa effetti collaterali

Il primo articolo su cosa sono gli aminoacidi BCAA, quando assumerli e quali dosaggi ha scaturito alcune reazione su effetti collaterali non veri, vediamo insieme le principali obiezioni raccolte.

Gli aminoacidi BCAA fanno male al fegato

Gli aminoacidi ramificati o BCAA, una volta ingeriti, non necessitano di digestione arrivano nell’intestino, dove vengono assorbiti e, anziché passare dal fegato, entrano direttamente nel circolo ematico.

Uno studio pubblicato nel 2013 su Pubmed in cui vengono presi in considerazione gli effetti di una somministrazione orale di BCAA in pazienti affetti da cirrosi indotta da epatite C, patologia che già di per sé compromette fortemente la funzionalità di quest’organo.

Lo studio riportato da Pubmed contava 211 pazienti con cirrosi da epatite C e senza una storia clinica di epatocarcinoma, divisi in due gruppi:

  • Gruppo BCAA: a cui sono stati somministrati 12g/giorno di BCAA per 3 mesi o più;
  • Gruppo controllo: sotto osservazione senza integrazione con BCAA.

I tassi d’insorgenza/sviluppo di epatocarcinoma a 3 e 5 anni dall’inizio dello studio sono stati rispettivamente 13,7% e 13,7% nel gruppo BCAA contro i 35,1% e 44,5% del gruppo di controllo. Vista la significatività della differenza tra i due tassi,

Al termine dello studio, i partecipanti del gruppo BCAA sono risultati avere un tasso significativamente più basso di tumore al fegato e in generale un tasso di sopravvivenza maggiore.

Valutando le conclusioni di questo studio fatto su soggetti con una funzionalità epatica fortemente compromessa e constatando il forte effetto contrastante che l’integrazione con BCAA ha esercitato nei confronti degli effetti negativi della patologia stessa viene spontaneo pensare che in un soggetto sano, e che per di più si allena regolarmente, questo integratore non possa assolutamente essere correlato ad eventi negativi a livello del fegato stesso.

Gli aminoacidi BCAA fanno male al cuore

Un’altra controindicazione che qualcuno sostiene riguarda presunti danni all’apparato circolatorio, ma anche qui non sono mai stati eseguiti studi a riguardo.

Gli aminoacidi BCAA danneggiano i reni

Non esiste nessuna correlazione provata tra il consumo di proteine e problemi ai reni. Nemmeno in alte quantità.

Uno studio pubblicato nel 2000 sull’ “International journal of sport nutrition and exercise metabolism” in cui sono stati esaminati bodybuilders (BB) e altri atleti ben allenati (OA) rispettivamente con alta e media assunzione di proteine al fine di far luce sulla questione. Gli atleti sono stati sottoposti a 7 giorni di analisi su dati alimentari, campioni sanguigni e raccolta delle urine per determinare le potenziali conseguenze renali derivanti dall’assunzione massiccia di proteine.

I dati hanno rivelato che il gruppo BB, nonostante la concentrazione plasmatica maggiore di acido urico e di calcio, aveva dati di clearance renale di creatinina, urea, e albumina che erano nel range di normalità. Il bilancio azotato per entrambi i gruppi è diventato positivo quando l’apporto proteico giornaliero ha superato i 1.26 g/kg di peso corporeo ma l’assunzione di proteine non ha influenzato né clearance della creatinina ,né tassi di escrezione di albumina e calcio.

Riassumendo quindi quanto scoperto dai ricercatori, sembra che l’assunzione di proteine sotto i 2.8 g/kg di peso corporeo, in atleti ben allenati, non comprometta la funzione renale, come dimostrato dalle misurazioni della funzionalità renale effettuate in questo studio.

L’assunzione di aminoacidi o proteine nelle persone che presentano patologie renali preesistenti e conclamate esiste un effettivo rischio che l’eccesso di proteine comporti un peggioramento della condizione dell’organo.

Rissumendo

Un buon apporto di aminoacidi ramificati BCAA è dunque consigliabile a chiunque, salvo presenza di patologie renali conclamate, purché vengano assunti nelle dosi consigliate e nell’ambito di una dieta sana.

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